Si apre giovedì 26 settembre a Palazzo Venezia a Roma l’edizione 2019 del World Turism Event -Salone mondiale dei siti e città Patrimonio Mondiale UNESCO.
Tra le novità della prossima edizione l’apertura dal giovedì al sabato anziché dal venerdì alla domenica e l’ampliamento del programma convegnistico, con incontri a tema aperti a tutti. “La volontà è quella di rafforzare il brand UNESCO e la sua attrattività per il nostro Paese”, hanno spiegato gli organizzatori.
Dopo Assisi, Padova e Siene, la manifestazione di sposta per un biennio a Roma grazie alla collaborazione con la Regione Lazio. Anche in questa edizione saranno presenti alla kermesse i siti Patrimonio Mondiale di tutto il mondo, per farsi conoscere e promuovere un turismo culturale più consapevole e responsabile: oltre che della Regione Lazio e Roma Capitale, fra gli espositori avremmo Malta, Gran Canaria, Spalato, Cuba, Cina-Regione di Guizho, Philadelphia, Regione Umbria, Regione Toscana, Regione Veneto, Regione Puglia, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Napoli, Fondazione Aquileia, Comune di Barumini, Comune di Assisi, Parco della Sila, Provincia di Lecco. Saranno presenti con un proprio spazio anche Enit, Fiavet, Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, progetto Innocultur (Delta 2000, Regione Molise e Regione Veneto), Wedding Unesco. Altrettanti i tour operator italiani e stranieri che, in occasione del Salone, vengono ospitati per incontrare gli operatori del settore turistico nazionale e per conoscere da vicino il territorio ospite e le sue eccellenze, che nel 2019 arriveranno da Regno Unito, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Spagna, Austria, Svizzera, Paesi Scandinavi, Israele e, novità dell’edizione 2019, dalla Thailandia.
Nella prima giornata del WTE Unesco si svolgerà l’atteso workshop b2b, riservato agli operatori, in cui domanda e offerta di turismo si incontrano direttamente. Per questa edizione, già sono stati invitati circa 70 buyer specializzati italiani e internazionali.
Obiettivo del Salone è quello non solo di valorizzare e promuovere i siti e le città Patrimonio Mondiale, ma anche di offrire un’occasione di riflessione e si confronto sulle politiche per il turismo, a partire proprio dal brand UNESCO.
Con questo obiettivo, grazie anche alla collaborazione con BTO Educational, all’interno del programma è stata ampliata l’offerta convegnistica del programma con approfondimenti tematici dedicati agli operatori ma anche ad un pubblico più vasto al più vasto, per disseminare i principi e le buone prassi legate al turismo culturale, sostenibile, accessibile e responsabile.