Si terrà il 21 e il 22 dicembre al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia il Seminario internazionale di Studi “Vigna Iulia, che egli fece con spese incredibili”, per fare il punto sulle nuove attività di ricerche sul cantiere architettonico e decorativo di Villa Giulia e le sue trasformazioni nei secoli.
Nelle Vite, Vasari rivendica di essere stato il primo ideatore della villa che Giulio III fece edificare alla metà del Cinquecento. L’intricata trama di figure coinvolte è però ben più fitta di quanto l’aretino non lasci intendere, rendendo Villa Giulia un caso esemplare per affrontare il funzionamento di un cantiere.
Il seminario di studi si propone di riflettere sulla villa, oggi sede del Museo Nazionale Etrusco, considerandone l’architettura e le decorazioni tanto nella loro specificità quanto soprattutto come componenti essenziali di un sistema organico di progettazione, concepito sin dall’origine come un’entità complessa corrispondente alla “vigna” del pontefice.
L’indagine sull’evoluzione della villa e i suoi materiali, sulla sua topografia e sulle sue pertinenze nel corso dei secoli, i dati offerti dai restauri, le informazioni trasmesse da fotografie storiche e dalla nuova campagna ad hoc eseguita dalla Fototeca Hertziana, offrono l’occasione di interrogarsi attraverso una pluralità di strumenti in modo interdisciplinare su questo peculiare complesso che oggi ospita una collezione antica connotata da una spiccata specificità.
Barbara Agosti (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), Maria Beltramini (Università degli Studi di Torino), Francesco Benelli (Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna), Antonio Buitoni (Comitato per Bologna Storica e Artistica), Carlo De Angelis (Comitato per Bologna Storica e Artistica), Silvia Ginzburg (Università di Roma Tre), Francesco Grisolia (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), Tanja Michalsky (Bibliotheca Hertziana – Max-Planck Institut für Kunstgeschichte), Valentino Nizzo (Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia), Maurizio Ricci (Sapienza – Università di Roma), Francesca Sinigaglia (Comitato per Bologna Storica e Artistica), Letizia Tedeschi (Archivio del Moderno, Università della Svizzera italiana), Patrizia Tosini (Università di Roma Tre).