Risultato molto positivo per la mostra “Tesori e Imperatori. Lo splendore della Serbia romana” che si è chiusa domenica 3 giugno ad Aquileia registrando 12.039 visitatori in due mesi e mezzo di programmazione.
La mostra – organizzata dalla Fondazione Aquileia, dal Museo Nazionale di Belgrado e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Aquileia e l’Associazione Nazionale per Aquileia con il supporto di Cassa Rurale Fvg, FCA e Trieste Airport – è stata l’occasione per ammirare per la prima volta riuniti in un’unica sede 61 capolavori provenienti dai musei serbi e appartenenti a un passato comune, accrescendo così la consapevolezza di un mondo antico collegato sul piano culturale.
«Ed è proprio questo l’aspetto da sottolineare – precisa Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia – Aquileia è storicamente un luogo con particolare vocazione di dialogo, in particolare da e verso est. Questa è il fil rouge che ha caratterizzato tutte le nostre mostre e i nostri progetti nella convinzione che creare momenti di riflessione possa contribuire allo sviluppo di una consapevolezza sul valore del dialogo tra culture. In questo caso particolare ci premeva poi far emergere gli antichi legami tra Serbia e Italia e per molti visitatori questa è stata una grande scoperta».
«Siamo molto soddisfatti del risultato di questa mostra- dichiara Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia – che è stata vissuta dai nostri ospiti come uno straordinario viaggio in un territorio al centro della storia dell’impero tra la fine del III e l’inizio del V secolo. Abbiamo avuto molti studenti, visitatori da tutto il Friuli Venezia Giulia, dal nord e centro Italia e da Slovenia, Austria, Croazia e Serbia. In molti ci hanno chiesto la possibilita’ di una proroga ma il Museo Nazionale di Belgrado riaprirà a fine mese dopo 18 anni di chiusura e i pezzi straordinari che abbiamo avuto l’onore di avere in prestito devono rientrare nella loro prestigiosa sede».
«L’esposizione – continua Zanardi Landi – ha avuto recensioni entusiastiche sulla stampa italiana, serba e tedesca ed è stata coperta da numerosi servizi radio e tv italiani e serbi .I reperti più ammirati gli elmi in bronzo ritrovati a Berkasovo, il cammeo di Belgrado e le teste degli imperatori, in particolare la testa in porfido rosso di Galerio proveniente da Felix Romuliana».
Straordinario successo per le visite tematiche “a porte chiuse” guidate dal direttore della Fondazione Aquileia, l’archeologo Cristiano Tiussi arricchite nell’ultima settimana dalla partecipazione straordinaria degli archeologi serbi Bora Dimitrievic, Nemanja Mrdic, Biljiana Lucic che hanno raccontato al pubblico i siti di Felix Romuliana, Sirmium e Viminacium.
850 bambini hanno partecipato alle attività didattiche e ai laboratori proposti in collaborazione con Archeoscuola e hanno preparato maschere in argilla con le fattezze del proprio imperatore preferito e riprodotto elmi, scettri e pettorali, approfondendo così con un linguaggio adatto all’età l’iconografia degli imperatori romani.
Il catalogo della mostra, curato da curato da Ivana Popović e Monika Verzár ed edito da Gangemi è disponibile su ordinazione in tutte le librerie e on-line.
Fonte: Fondazione Aquileia