In seguito al disastroso terremoto che ha colpito una vasta area al confine tra Turchia e Siria, la Direttrice Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, nell’esprimere le condoglianze alle famiglie delle vittime, ha affermato che l’Organizzazione sta mobilitando i suoi esperti, in collaborazione con l’ICOMOS, per una prima valutazione dei danni ai siti del Patrimonio Mondiale.
Particolare preoccupazione desta la situazione della Città Antica di Aleppo, in Siria, già iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo, dove si registrano ingenti danni alla cittadella e il crollo della torre ovest delle mura.
In Turchia, nella città di Diyarbakir, sono collassati diversi edifici appartenenti al sito “Il paesaggio culturale della fortezza di Diyarbakir e dei giardini di Hevsel”, importante centro relativo ai periodi romano, sassanide, bizantino, islamico e ottomano.
Altri siti turchi inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale, come Göbekli Tepe, il Monte Nemrut e il Tumulo di Arslantepe, potrebbero essere stati danneggiati. “La nostra organizzazione fornirà assistenza nell’ambito del suo mandato”, ha assicurato la Azoulay.
LO STATO DELLE RILEVAZIONI – La Direzione Generale dei Beni e dei Musei afferma infatti che la Cittadella di Aleppo, “patrimonio mondiale dell’UNESCO, è stata danneggiata dal terremoto”. Un team di specialisti è stato inviato “per ispezionare il sito e valutare i danni”, ha dichiarato Hammam Saad, direttore generale della Direzione siriana dei musei, delle attrazioni turistiche e del patrimonio.
In Turchia il castello di Gaziantep, ha subito gravi danni. Alcuni dei bastioni nelle parti est, sud e sud-est dello storico castello nel distretto centrale di Sahinbey sono stati distrutti dal terremoto, i detriti sono stati sparsi sulla strada. Anche la cupola e il muro orientale della storica moschea Sirvani, che si trova accanto al castello e che si dice sia stata costruita nel XVII secolo, è parzialmente crollata.
Fonte: askanews || Aggiornamento Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO