La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato in via definitiva, su proposta dell’assessore alla Cultura, il disegno di legge su “Misure di sostegno a favore del patrimonio regionale inserito nella lista del patrimonio mondiale posto sotto la tutela dell’UNSCO”, dopo che il provvedimento ha ottenuto il parere positivo da parte del Consiglio delle Autonomie Locali (Cal).
Con il ddl, l’Amministrazione regionale intende esprimere il carattere permanente dell’impegno della Regione per conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale regionale, anche immateriale e naturale, posto sotto la tutela dell’Unesco nella prospettiva di uno sviluppo integrato sostenibile dei territori interessati.
Il disegno di legge identifica le finalità e le linee principali di tale iniziativa che vede coinvolti, secondo un processo ampiamente partecipato e nel rispetto delle singole sfere di competenza, soggetti pubblici e privati interessati a valorizzare e conservare il bene Unesco concepito come testimonianza di uno specifico momento della storia dell’umanità, prevedendo in particolare le condizioni necessarie per ottenere i finanziamenti regionali.
Il documento sancisce e regola le forme di sostegno a favore dei siti Unesco regionali e stabilisce finanziamenti annuali per far fronte agli oneri di gestione ordinaria e stanziamenti specifici per le altre azioni, tra le quali la promozione. A questo proposito, non sono inclusi la zona archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia e il sito naturale Dolomiti Unesco che già godono di finanziamenti dedicati. Sono, invece, previste misure regionali di sostegno per conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale immateriale del Friuli Venezia Giulia.
Nel dettaglio, si tratta di disposizioni finanziarie per complessivi 410mila euro per ciascun anno del triennio 2019-21. Nell’ambito dell’importo previsto, 390mila euro sono destinati ai tre siti già esistenti – sito palafitticolo di Livenza e Santissima (Polcenigo), Fortezza di Palmanova e Gastaldaga con il Tempietto Longobardo, il complesso episcopale e il museo archeologico di Cividale del Friuli – mentre le restanti risorse vengono dedicate per le candidature attuali come quella in corso del Collio-Brda e per le future.
Il ddl, infine, istituisce all’interno della Regione un’apposita struttura che garantisca il necessario supporto tecnico operativo per la conservazione, la valorizzazione, il coordinamento e la fruizione del patrimonio mondiale culturale, anche immateriale, e per il sostegno ai progetti di inserimento di nuovi beni nella lista del patrimonio mondiale culturale dell’UNESCO.