Sono già iniziati i lavori di restauro della Reggia di Caserta, che restituiranno funzionalità e splendore ai cortili, ai tetti, allo Scalone reale, ai pavimenti in encausto degli Appartamenti storici, alla Peschiera e alle serre del Giardino Inglese. I dettagli dei lavori e dei nuovi percorsi museali sono stati illustrati dal Direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei nel corso della conferenza stampa del 15 gennaio, che ha anticipato che le opere saranno completate entro la fine del 2020 e che sono state predisposte variazioni ai percorsi di visita che non penalizzeranno il pubblico ma, anzi, permetteranno loro di visitare in sicurezza i cantieri dei restauri.
Le opere in programma fanno capo al primo stralcio da 13 milioni di euro dei finanziamenti erogati nel Piano Stralcio “Cultura e Turismo” FSC 2014-2020, ammontanti complessivamente a 40 milioni.
Tre i lotti delle opere in programma: quelle incluse nel lotto 1 riguarderanno i tratti più dissestati delle falde della copertura, che presentano molti nodi di vulnerabilità nell’assetto dell’orditura principale e secondaria e nella falda, esponendo gli ambienti dei piani sottostanti alle infiltrazioni di acque meteoriche, oltre che al rischio di cedimenti improvvisi.
In particolare l’appalto prevede il completamento dell’opera di risanamento della copertura della cappella Palatina, la cui condizione di dissesto è già stata denunciata dal crollo di uno degli abbaini, attualmente puntellato.
L’intervento di risanamento della copertura, comportando il montaggio di ponteggi su una delle due facciate esterne di imposta delle falde, offrirà l’occasione di provvedere al restauro del paramento in pietra e in mattoni ed alla verifica della stabilità degli aggetti nelle facciate servite. In particolare l’intervento conservativo riguarderà le due facciate occidentali del terzo e del quarto cortile e la porzione della facciata settentrionale del quarto cortile, rimaste escluse dai tre lotti funzionali ormai ultimati.
Il progetto di risanamento della copertura prevede, in conformità ai principi della carta del restauro, l’esecuzione di opere strettamente conservative, finalizzate a mantenere inalterato il funzionamento statico dell’intera orditura lignea, provvedendo alla sostituzione degli elementi tecnologicamente poveri, come i correntini e gli arcarecci, in gran parte già sostituiti in precedenti manutenzioni, ed al ripristino dell’efficienza dell’orditura principale con risanamento in sito e sostituzione delle sole porzioni ammalorate delle aste lignee delle capriate con tecniche tradizionali di incastro largamente sperimentate.
Gli interventi di restauro delle facciate sono stati definiti in base agli esiti della campagna diagnostica condotta in occasione dei precedenti interventi, che ha rilevato una condizione generalizzata di disconnessione del materiale lapideo di rivestimento e di conseguente rischio di distacco. Agli interventi di rimozione degli strati di muschi e licheni o di croste resistenti è stata associata un’opera capillare di imperniazione di tratti del paramento lapideo e di trattamento superficiale a pennello di saturazione delle disconnessioni di proporzioni. Nel progetto è stata inclusa la realizzazione di un tratto di passerella per i visitatori.
Nelle opere appaltate è incluso il restauro dei due androni laterali della facciata principale, in condizioni di avanzato degrado superficiale, per l’assenza di manutenzione nell’ultimo trentennio, e la realizzazione dell’impianto di protezione dai fulmini dell’intero palazzo
Nel secondo lotto, anche questo nello stesso Piano Stralcio “Cultura e Turismo” Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020, ricadranno i lavori di restauro delle superfici architettoniche decorate e degli arredi storici degli Appartamenti reali. Nell’appartamento reale l’intervento conservativo investe i tratti più degradati del piano pavimentale in finto marmo dalla Sala del Consiglio a quella di Pio IX, comprese le retrostanze, sottoposti all’usura dovuta al calpestio del pubblico, ed alcuni elementi vulnerabili della veste decorativa, come la finitura a foglia d’oro, dei portelloni interni. E’ previsto inoltre l’intervento conservativo sul rivestimento marmoreo delle rampe meridionale e settentrionale dello scalone d’onore.
L’opera di restauro interessa anche gli arredi lignei di maggiore pregio, quali i due letti monumentali di Gioacchino Murat e di Francesco II e i due comodini della camera da letto di Murat.
Il terzo, infine, riguarderà il restauro di elementi architettonici artistici e di verde storico del Parco e del Giardino inglese. Il progetto appaltato prevede l’esecuzione di lavori in quattro aree strategiche – due ubicate nel Parco reale (Peschiera grande e la Cascata grande) e due nel Giardino inglese (Palazzina inglese e Serre) – parzialmente interdette alla visita e destinate, in futuro, a tornare ad essere elementi di forte attrattività nell’ambito nel circuito di fruizione dell’intero complesso vanvitelliano, in quanto candidate a ospitare nuove funzioni a servizio dell’utenza. Le scelte esecutive di dettaglio saranno condotte sulla scorta della documentazione d’archivio e terranno conto dello stato di degrado all’attualità.
Per la Peschiera grande si prevede l’esecuzione della bonifica dell’area e messa in sicurezza del patrimonio vegetale, il restauro e ricomposizione del disegno delle quinte arboree, la revisione complessiva dei piani pavimentali, con sostituzione degli strati incoerenti e/o fortemente compromessi e ridefinizione delle pendenze, la realizzazione dell’impianto di irrigazione per il tappeto erboso perimetrale alla vasca e la revisione dell’impianto di adduzione idrica.
Per le rampe di accesso alla Cascata grande si prevede la bonifica dell’area e messa in sicurezza della vegetazione arborea, anche mediante l’esecuzione di abbattimenti di esemplari arborei ammalorati e/o irrimediabilmente compromessi e successiva ripiantumazione e la revisione complessiva dei percorsi e delle rampe di accesso al Torrione; interventi di messa in sicurezza puntuali.
Per ciò che riguarda il giardino inglese, verranno interessate le strutture della Palazzina Inglese e per la Serra Grande.
In fase di aggiudicazione, l’Impresa aggiudicataria ha, inoltre, offerto soluzioni migliorative consistenti essenzialmente in azioni di carattere generale (volte a garantire il monitoraggio real-time del cantiere e alla riduzione dell’impatto ambientale delle lavorazioni) e azioni di carattere specifico consistenti nell’effettuazione di interventi di potatura selettiva mediante combinazione di diverse tecniche di arboricoltura (avvalendosi anche del tree-climbing); nel potenziamento degli impianti di irrigazione; nell’estensione delle superfici pavimentali da revisionare, ecc.
La logistica di cantiere sarà gestita in modo da interferire minimamente con il flusso quotidiano dei visitatori, prevedendo l’interdizione alla visita della sola area della Peschiera grande nel periodo compreso tra il 01.03.2020 e il 30.09.2020, salvo imprevisti.