Il Comune di Ravenna ha presentato il video “Quella dolce terra”, che è una delle definizioni della Romagna che Dante regala, in questo caso nel canto XXVII dell’Inferno: Dante e Ravenna sotto uno stesso cielo, come un abbraccio. Due storie legate in maniera indissolubile.

Attraverso la bellezza dell’ambiente e dei monumenti ravennati, si mostra il rapporto di Dante con la città, tessendo un racconto corale sviluppato da cinque voci, diverse ma legate tra loro dalla forza della poesia, di fronte alla quale il grande attore e la grande attrice recano in sé la medesima commozione della cittadina, come dei turisti che si trovino nel cuore all’improvviso il desiderio di dire quei versi nella propria lingua, perché Dante è di tutti e non importa né l’età, né la provenienza per lasciarsi attrarre nel suo mondo..

“Siamo pronti a ripartire nel segno della cultura – ha dichiarato il sindaco Michele de Pascale – e con questo video vogliamo condividere con tutti l’entusiasmo e l’orgoglio di essere la città che ha accolto Dante e che ne custodisce la memoria. Abbiamo tante belle sorprese per i nostri concittadini e le nostre concittadine e per i turisti e le turiste che presto potranno tornare a visitare o venire ad ammirare per la prima volta la nostra splendida città: la mostra ‘Le arti al tempo dell’esilio’, il nuovo Museo Dante e il prossimo Ravenna Festival, solo per citarne alcune. Siamo sicuri che questo video trasmetterà a tutti tante emozioni e un grande desiderio di venire a Ravenna per Dante”.

Apre la narrazione Elio Germano con la sua interpretazione dell’ultimo canto del Paradiso, realizzata in occasione dell’evento inaugurale delle celebrazioni grazie alla commissione di Ravenna Festival, seguono i versi del I canto del Paradiso recitati da Ermanna Montanari per un progetto internazionale condotto da Comune di Ravenna e MAECI, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ha portato alla realizzazione di un audiolibro sulla Divina Commedia, tradotto in 33 lingue.; l’evocazione di Piccarda è affidata a Fulvia di Pasquale in lingua inglese (Paradiso III, 121-130) e la memoria che nell’Inferno viene fatta di Ravenna da parte di Guido del Duca a Paul Bompart in lingua francese (Inferno XXVII, 40-42); infine Nadia Galli legge i celebri versi di Francesca Da Polenta (Inferno V, 97-102) e il piccolo Arturo Bompart conclude con uno dei finali più celebri della letteratura di tutti i tempi (Inferno XXXIV, 139).

Il filmato è stato prodotto dall’assessorato Cultura del Comune di Ravenna e realizzato da Les Bomparts Produzioni di Ravenna.

 

Fonte: Comune di Ravenna