Piranesi e il suo immaginario aprono gli appuntamenti per il 2018 a Torino. 93 opere provenienti dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, dal Museo di Roma di Palazzo Braschi e dalla Galleria Sabauda.
Alla Galleria Sabauda – Sale Palatine, dal 6 dicembre all’11 marzo 2018, una mostra – a cura di Luigi Ficacci e Simonetta Tozzi – illustra l’opera di Giovan Battista Piranesi (1720-1778), grande incisore e architetto votato alla riscoperta dell’archeologia, che applicò la matrice vedutistica della propria formazione veneta a una immediata passione per le grandiose rovine di Roma, dove si trasferì nel 1740.
La vasta produzione di acqueforti, caratterizzata e da violenti effetti luministici hanno fatto di Piranesi uno degli artisti di maggior successo in un mercato artistico in veloce espansione come quello romano nel periodo del Grand Tour internazionale. Il percorso tra le sue opere più celebri comprende le Vedute di Roma, dalle amplificate prospettive architettoniche, i fantasiosi Capricci eseguiti ancora sotto l’influsso di Tiepolo e le celeberrime e suggestive visioni della serie delle Carceri. Un immaginario di grande impatto emotivo, protrattosi fino ai giorni nostri anche attraverso la letteratura, la teoria e pratica architettonica e la cinematografia.
Il percorso della mostra è arricchito dalle versioni tridimensionali di alcune invenzioni di Piranesi ricavate dai suoi progetti di ornato o da opere antiche da lui documentate attraverso le stampe, come il celeberrimo Tripode del tempio di Iside di Pompei, capolavoro divenuto comune nell’arredo neoclassico e Impero. E’ visitabile infine una sala “immersiva” delle celebri prigioni piranesiane rese in versione tridimensionale, in cui si potrà rivivere tutto il fascino di queste visioni fantastiche e irreali.
Fonte: organizzatori