Si chiude domani, sabato 28 aprile, la call “Picta fragmenta. Rileggendo la pittura vesuviana”, che vede il Museo Archeologico Nazionale di Napoli come avamposto della ricerca e delle sinergie interistituzionali per approfondire la conoscenza dell’antico.
La ricerca diventa quindi il fil rouge della cooperazione tra il MANN e l’Università di Bologna, che attraverso il “Programma Vesuviana” ha costruito una cooperazione pluriennale, che si concretizzerà, tra 2018 e 2019, non soltanto in importanti convegni rivolti agli addetti ai lavori ed agli appassionati di archeologia, ma anche in percorsi espositivi di grande qualità scientifica e divulgativa.
Questo viaggio culturale, che unisce, in un armonico equilibrio di interventi, studiosi italiani e stranieri, avrà un primo e fondamentale step nel convegno dedicato a “Picta fragmenta. Rileggendo la pittura vesuviana” (Museo Archeologico di Napoli, 13/14 settembre 2018): l’appuntamento, voluto da Valeria Sampaolo (già Conservatore Capo del MANN), sarà un turning point di ricerca, in un certo senso preliminare al XIV Colloquio dell’Association Internationale pour la Peinture Murale Antique (AIPMA), in programma nel 2019.
Accanto ai momenti congressuali, Archeologico ed Università di Bologna hanno in fieri la realizzazione di due mostre: nel febbraio 2019, l’esposizione sugli scavi in museo, alla ricerca dei contesti pompeiani e con focus sull’isolato di Pompei (l’insula del Centenario, che, dal 1998 ad oggi, è stata per l’ateneo del capoluogo emiliano un laboratorio-cantiere per la ricerca e la didattica); ancora, nel settembre del prossimo anno, la retrospettiva sul tema della natura morta nella pittura vesuviana.
“La sinergia con l’Università di Bologna”, spiega il Direttore del Museo Paolo Giulierini “non è un mero consesso scientifico, ma vuole mostrare all’opinione pubblica quanto lo studio dell’antico sia la chiave di volta per capire il presente. Proprio per confermare la natura open-minded della nostra ricerca, nell’ottica di ampliare il parterre degli interventi per il convegno di settembre 2018 dedicato a Picta fragmenta, abbiamo promosso una call for proposals per selezionare i contributi più originali in materia di pittura vesuviana e campana”.
Entro il 28 aprile, dunque, compilando, in italiano od in inglese, i moduli disponibili sul sito del MANN, potranno essere inviate comunicazioni orali e poster, con particolare riguardo per le seguenti aree tematiche: riletture; nuove scoperte; archeometrie ed archeologia della produzione; conservazione e valorizzazione; edizione e comunicazione.
“Intendiamo impostare un diverso quadro conoscitivo ed interpretativo della pittura vesuviana, rileggendo i Quattro Stili pompeiani in una prospettiva nuova, che riesca ad esprimere, con rigore e con originalità allo stesso tempo, un approccio curioso, e quanto più possibile multidisciplinare, ai temi affrontati. Chiave di volta del nostro programma è comunicare e condividere i risultati del nostro lavoro di ricerca, dimostrando quanto l’arte del passato abbia influenzato il nostro presente”, afferma Antonella Coralini, professore di Archeologia Classica all’Università di Bologna e, dal 2016, Presidente di AIPMA.
Fonte: MiBACT