Le linee ferroviarie dell’Albula (completata nel 1903) e del Bernina (completata nel 1910) costituiscono il cuore del primo sito Patrimonio Mondiale transazionale italiano, la cui nomina è del 2008.
La ferrovia dell’Albula è una classica ferrovia di montagna per treni a vapore. Il suo tracciato e i suoi manufatti costruiti con pietra locale costituiscono l’apice del periodo classico di costruzione di linee ferroviarie. La linea del Bernina è la tratta della trasversale alpina più alta di tutta Europa ed una delle ferrovie ad aderenza naturale più ripide al mondo. Entrambe le ferrovie collegano l’Engadina al turismo internazionale e costituiscono esse stesse un’attrazione turistica. Il comprensorio originario del bene proposto per la nomina era limitato al territorio elvetico e comprendeva il territorio attraversato dalla Ferrovia Retica da Thusis fino a Campocologno. La candidatura e la seguente iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale hanno poi esteso il comprensorio fino al capolinea di Tirano. La linea del Bernina (Saint Moritz – Tirano) fa quindi parte della Lista in tutta la sua lunghezza del Sito.
Con l’iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO sono stati riconosciuti i criteri ii e iv. La Ferrovia Retica Albula/Bernina costituisce uno straordinario insieme tecnico, architettonico e ambientale. Le due linee, oggi unificate in un’unica linea transalpina, incarnano con completezza e varietà una grande varietà di soluzioni innovative che testimoniano l’importanza dello sviluppo delle tecnologie ferroviarie di montagna negli interscambi umani e culturali. La Ferrovia Retica rappresenta un modello di armonia estetica con il paesaggio che attraversa;
La Ferrovia Retica Albula/Bernina è un esempio molto significativo dello sviluppo delle ferrovie di montagna ad alta quota nel primo decennio del XX secolo. Un sistema di trasporto di grande qualità che ha svolto un ruolo importante nella crescita delle attività umane in montagna e che tratteggia con grande efficacia un modo corretto ed equilibrato di gestire lo sviluppo del rapporto tra l’uomo e la natura.