L’iscrizione della città di Assisi, la Basilica Papale di San Francesco, quella di Santa Maria degli Angeli e gli altri luoghi francescani alla World Heritage List dell’UNESCO è avvenuta nell’anno 2000 e si basa sul riconoscimento di una unicità di “paesaggio culturale” composto di beni materiali e immateriali.
Assisi, antico santuario e città medievale costruita su una collina, è la città natale di san Francesco e strettamente associata con il lavoro dell’Ordine francescano. I capolavori di arte medievale, come la Basilica di San Francesco e gli affreschi di Cimabue, Simone Martini, Pietro Lorenzetti e Giotto, hanno fatto di Assisi un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo artistico e architettonico dell’Italia e dell’Europa.
Cinque criteri (sui sei contemplati nella Convenzione del 1972) sono stati colti:
(i) Assisi rappresenta un insieme di capolavori del genio creativo umano come la Basilica di San Francesco, riferimento fondamentale per la storia dell’arte in Europa e nel mondo;
(ii) la diffusione del messaggio artistico e spirituale dell’Ordine Francescano ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo dell’arte e dell’architettura nel mondo;
(iii) Assisi è un esempio unico di continuità di una città santuario nel suo ambiente naturale dalle sue origini umbro-romane e medievali fino ai giorni nostri, rappresentato dal paesaggio culturale, dagli insiemi religiosi, dai sistemi di comunicazione e da un tradizionale uso del territorio;
(iv) la Basilica di San Francesco è un eccezionale esempio di un tipo di complesso architettonico che ha influenzato in maniera significativa lo sviluppo dell’arte e dell’architettura stessa;
(vi) Assisi, luogo di nascita dell’Ordine Francescano, è stata strettamente associata fin dal medioevo al culto e alla diffusione dello stesso movimento francescano nel mondo, trasmettendo un messaggio universale di pace e di tolleranza.