Doppio appuntamento lunedì 25 agli Scavi di Pompei: riaprono infatti al pubblico la via del Vesuvio e la Casa degli Amorini Dorati.
La via del Vesuvio è stata al centro di interventi di messa in sicurezza dei fronti di scavo che stanno interessando i 3km di perimetro che costeggia l’area non scavata dell’antica città, nell’ambito del Grande Progetto Pompei. La restituzione alla fruizione della strada e degli edifici che vi si affacciano, permetterà al pubblico di ammirare, per la prima volta la domus di Leda e il cigno rinvenuta nel corso degli scavi alla Regio V e, a seguito dei recenti restauri, il complesso delle Terme Centrali, mai finora accessibile.
La Casa degli Amorini Dorati, invece, torna fruibile al pubblico al termine degli interventi di manutenzione.
In occasione della “giornata speciale” verrà presentato anche il volume “Pompei. Il tempo ritrovato. Le nuove scoperte”, che racconta degli straordinari ritrovamenti frutto dei nuovi scavi, tra cui quello della vasta area del “cuneo” – posto tra la casa delle Nozze d’argento e il vicolo di Marco Lucrezio Frontone. Il libro del Direttore del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna, che ne curato gli scavi., si esplora l’aspetto storico scientifico, ma anche più romantico legato all’emozione delle scoperte stesse.
“Negli ultimo cinque anni Pompei è diventato un modello di efficace gestione, riconosciuto dalla stessa Commissione Europea, che ha permesso di superare con successo una stagione difficile”. Così il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini interviene nel giorno della riapertura di via del Vesuvio negli scavi di Pompei. “L’apertura della Via del Vesuvio – sottolinea Franceschini – con la domus di Leda e il Cigno e del complesso delle Terme Centrali, insieme alla riapertura della Casa degli Amorini Dorati, sono un tassello ulteriore della grande opera di riqualificazione frutto del Grande Progetto Pompei. Si tratta di un modello virtuoso di impiego di risorse europee che nell’arco di tempo di diversi anni ha permesso di mettere in sicurezza e restaurare parte importante dell’antica città, realizzare un percorso accessibile a tutti, dotare il sito archeologico di copertura WiFi e di dare avvio a una nuova, felice stagione di scavi che sta portando a importanti scoperte”.