Continua la marcia di Matera Capitale della Cultura 2019 verso l’apertura degli eventi in programma – anche se il fermento e l’energia si respirano già da tempo. “Qui si gioca l’immagine internazionale del Paese – ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Alberto Bonisoli in visita nel capoluogo lucano – Matera può dimostrare che il Mezzogiorno può sorprendere, rispettando i tempi e lavorando bene. Il Sud sia ambizioso”.
Il Ministro Bonisoli ha iniziato alla Cava del Sole la visita della Capitale Europea della Cultura 2019, accompagnato dalla Ministra per il Sud Barbara Lezzi. Ha poi proseguito per i Sassi e ha fatto visita a tre degli istituti Mibact presenti sul territorio dove ha voluto incontrare dirigenti e personale: l’Archivio di Stato, il Museo d’arte medievale e moderna a Palazzo Lanfranchi e il Museo archeologico nazionale “Ridola”. Il percorso è terminato alla cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio, restaurata due anni fa sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata con finanziamenti statali. Nel corso della visita ha incontrato inoltre gli studenti della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione e Restauro, accompagnati dal direttore Giorgio Sobrà.
“Ho notato, e ne sono compiaciuto – ha detto il Ministro Bonisoli nel concludere la visita – lo spirito di collaborazione e anticipo che una delle cose sulle quali lavoreremo a livello di sistema è l’aspetto internazionale. Ci vedremo a Roma il 18 luglio con il presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Salvatore Adduce, per ragionare su come fare il 101 per cento del programma culturale e il giorno dopo potremo andare insieme a Plovdiv. E, siccome abbiamo due Capitali europee della cultura, tanto vale avviare da subito una azione sinergica. Sono abbastanza ambizioso. Dobbiamo esserlo per due motivi: per quello che rappresenta Matera per i cittadini e per la Basilicata e per quello che Matera 2019 rappresenta per il Mezzogiorno. Abbiamo l’occasione per aumentare l’autostima del Mezzogiorno: si può realizzare nei fatti qualcosa di eccezionale, a livello internazionale, in una realtà non semplice. Abbiamo già detto dei gravi ritardi ma ora abbiamo la possibilità di dimostrare che si può fare. E quello che possiamo garantire – ha concluso – è che siamo focalizzati ottimisticamente nel realizzare questo obiettivo”.
Fonte: MiBACT