Tutto esaurito, e proiezione ripetuta per il grande numero di spettatori, ieri sera al Museo dell’Ara Pacis, nell’ambito della mostra “ Aquileia 2200. Porta di Roma verso i Balcani e l’Oriente” per l’anteprima de “Le tre vite di Aquileia”, il docu-film voluto dalla Fondazione Aquileia per far conoscere al grande pubblico la storia millenaria della città divenuta patrimonio UNESCO nel 1998 e realizzato da 3D Produzioni in collaborazione con Sky Arte e Istituto Luce Cinecittà, con la regia di Giovanni Piscaglia.
Sono intervenuti alla presentazione Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia, Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte, Roberto Cicutto, presidente di Istituto Luce Cinecittà, Didi Gnocchi, direttore di 3D Produzioni, , Orietta Rossini, direttrice del Museo dell’Ara Pacis e Giovanni Piscaglia, regista.
Il film, che verrà trasmesso da Sky Arte venerdì 22 novembre alle 20.10 per poi essere ripreso in numerose repliche successive, «è uno dei tre prodotti realizzati da 3D per Aquileia – come ha ricordato il presidente Zanardi Landi – Ci sarà infatti un filmato da 25 minuti destinato ad accogliere i visitatori e le scuole ad Aquileia e un trailer da 3 minuti che verrà trasmesso negli Uffici Visti sparsi nel mondo, a partire dalla Federazione Russa, per offrire potenziali spunti di visita ai viaggiatori».
«Aquileia è una città dalle tante anime, che ha vissuto da protagonista stagioni storiche di primaria importanza per l’Italia – ed è stato una fida raccontarla – ha detto il regista Giovanni Piscaglia – attraverso un film che restituisse la complessità dell’eredità storica di Aquileia e la vitalità della grande città cosmopolita che fu nei secoli passati. Non solo storia antica, la città viene raccontata fino ai giorni nostri indagando il modo in cui la storia è diventata oggetto di studio, scavo, musealizzazione e tutela».
Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte ha sottolineato l’importanza di «rendere fruibile e contemporaneo il patrimonio dell’antica città» e ha parlato di incontro virtuoso con la Fondazione Aquileia e con l’Istituto Luce Cinecittà. Roberto Cicutto, presidente dell’Istituto Luce ha concesso l’utilizzo dei filmati d’archivio della prima guerra e del viaggio del milite ignoto da Aquileia a Roma, essenziali per raccontare Aquileia agli inizi del XX secolo. «Un patrimonio , l’archivio dell’Istituto Luce, ha voluto ricordare il suo presidente, inserito dall’UNESCO nel Registro della Memoria del Mondo e che può contribuire in modo determinante a far conoscere il nostro patrimonio ».
Il documentario prevede uno sviluppo secondo una generale linea cronologica, sulla quale si aprono parentesi tematiche che approfondiscono di volta in volta diversi argomenti. A guidarci nel viaggio sono gli interventi degli esperti e di chi quotidianamente lavora per valorizzare il suo patrimonio.
Pur essendo passata da 100.00 a 3500 abitanti, Aquileia è abitata ininterrottamente da 2200 anni e oggi convive con il suo patrimonio archeologico, la sua caratteristica è la stratificazione, un dato che emerge in modo sorprendente dalle immagini di alcune delle scoperte più importanti.
Dapprima avamposto militare nella conquista romana dell’Italia nord-orientale e delle regioni danubiane, ha rappresentato un porto commerciale tra i più fiorenti del Mediterraneo. E’ stata un centro di diffusione del primo Cristianesimo, sede di una diocesi estesissima e influente: il suo complesso basilicale rappresenta ancor oggi uno dei più alti esempi di arte e architettura medievale al mondo. Tra il 1077 e il 1420 fu capitale di un importante stato ecclesiastico, fino alla conquista da parte della Serenissima Repubblica di Venezia. Fece poi parte per 500 anni dell’impero asburgico, e solo alla fine della prima guerra mondiale passò al Regno d’Italia. Proprio durante il conflitto Aquileia diventa città simbolo della riunificazione d’Italia e fu proprio dalla sua Basilica che partì il feretro del milite ignoto oggi sepolto nel Vittoriano di Roma.
Le riprese del film sono state effettuate su concessione del Polo Museale del Friuli Venezia Giulia – Museo Archeologico Nazionale e Soprintendenza per i Beni Archeologici e del Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, grazie all’impulso e al coordinamento della Fondazione Aquileia e con la collaborazione del Comune di Aquileia, della Società per la Conservazione della Basilica e delle Università che continuano a portare avanti gli scavi sul territorio dell’antica città romana.
Il film verrà proiettato prossimamente anche ad Aquileia in una presentazione alla cittadinanza in attesa poi di essere presentato a Firenze e all’Aquileia film festival. I numerosi eventi speciali , realizzati nell’ambito della mostra, sono stati generosamente sostenuti , oltre che da PromoTurismoFvg e Camera di Commercio di Pordenone-Udine, anche dai Consorzi Tutela Vini Doc Friuli Aquileia e Colli Orientali e Ramandolo che hanno messo a disposizione eccezionali prodotti del territorio della Regione FVG.