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Ieri il Centro del Patrimonio Mondiale ha inserito “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” nella World Heritage List dell’UNESCO.

L’inserimento è stato reso possibile dalla rispondenza delle sue caratteristiche al criterio V della Convenzione, che richiede che il bene preso in oggetto si “un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’uso del suolo o dell’uso del mare che sia rappresentativo di una cultura (o di culture) o dell’interazione umana con l’ambiente, specialmente quando è diventato vulnerabile sotto l’impatto di cambiamenti irreversibili.”

Nella descrizione delle motivazioni dell’inserimento delle Colline del Prosecco nell’ambita lista leggiamo che “Situato nell’Italia nord-orientale, il sito comprende parte del paesaggio viticolo dell’area di produzione del vino Prosecco. Il paesaggio è caratterizzato da serie di colline dalla stretta cresta stretta e pendii ripidi di inclinazione quasi uguale su entrambi i fianchi, ciglioni – piccoli appezzamenti di viti su strette terrazze erbose – foreste, piccoli villaggi e terreni agricoli. Per secoli, questo terreno accidentato è stato modellato e adattato dall’uomo. Dal XVII secolo, l’uso dei ciglioni ha creato un particolare paesaggio a scacchiera costituito da filari di viti parallele e verticali alle pendici. Nell’Ottocento la tecnica bellussera di allenamento delle viti contribuì alle caratteristiche estetiche del paesaggio.”