Il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha conseguito l’importante traguardo della Registrazione EMAS (Regolamento UE di Eco-Management and Audit Scheme), un regolamento europeo a cui possono aderire, volontariamente, le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private, che desiderano impegnarsi nel valutare e migliorare la propria efficienza ambientale.
La Dichiarazione Ambientale dell’Ente è stata esaminata prima dal verificatore dell’Organismo di Certificazione DNV GL – Business Assurance e poi dal Ministero dell’Ambiente attraverso l’organo
competente nazionale per l’EMAS (il Comitato nazionale per l’Ecolabel e l’Ecoaudit) e sottoposta poi ad un controllo da parte dell’autorità ambientale locale (ARPAL), per un nulla osta di tipo
legislativo (rispetto delle leggi, autorizzazioni, ecc.).
“Siamo oltremodo felici. – dice Patrizio Scarpellini, direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre – L’Ente Parco, con l’ottenimento della registrazione EMAS, ha ricevuto un riconoscimento dal più autorevole organo nazionale che conferma la qualità ambientale e garantisce l’attendibilità delle informazioni relative alla performance ambientale. Il Parco ha attuato un progetto innovativo, nato dalla collaborazione con ISPRA e Federparchi, facendosi promotore a livello nazionale della sperimentazione dell’integrazione dei Servizi Ecosistemici e della loro valorizzazione all’interno del Regolamento EMAS, in considerazione del fatto che le Aree Protette dispongono di un’importante dotazione di Servizi Ecosistemici e che EMAS è un efficace strumento per la gestione sostenibile del capitale naturale di un Parco”.
L’obiettivo del progetto è stato quello di cercare di definire le azioni più significative, per il mantenimento e/o il potenziamento dei Servizi Ecosistemici presenti, da monitorare attraverso il Sistema di Gestione Ambientale EMAS e di individuare degli orientamenti, validi in generale per i parchi, sulla scelta di tali azioni e gli indicatori da usare per monitorare le stesse.
La Dichiarazione ambientale è stata quindi focalizzata su indicatori di monitoraggio dei servizi ecosostemici e di contabilità del capitale naturale disponibile.
Sono state quindi correlate le azioni relative ai temi della sostenibilità del Bilancio di Sostenibilità dell’Ente con i Servizi Ecosistemici (SE) codificati come previsto nelle modifiche alla Legge 394/91 e L. 221/2015 art. 70.
“Nei Parchi si portano avanti attività preziose di difesa degli habitat e della biodiversità – prosegue Scarpellini – Si sperimentano strategie e modelli di sviluppo sostenibili per l’ambiente che possono essere di grande utilità per il territorio e le comunità e che, tra l’altro, possono dare un contributo
significativo anche alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici”.
Fra le azioni messe in atto dal Parco Nazionale delle Cinque Terre per ogni codice dei Servizi Ecosistemici SE (Servizi di fornitura, Servizi di Regolazione, Servizi Culturali) alcune sono specifiche su progetti di mitigazione del rischio idrogeologico e dei cambiamenti climatici.
Il progetto MAREGOT, avviato nel febbraio 2018, è diretto a individuare soluzioni di intervento ottimali per la gestione del territorio in relazione alle caratteristiche morfologiche e idrodinamiche dalla costa con il fine di prevenire e gestire in maniera congiunta i rischi derivanti dall’erosione costiera nell’area di cooperazione, grazie a una migliore conoscenza dei fenomeni erosivi e della dinamica dei litorali.
Altro progetto indicatore è STONEWALLFORLIFE, coerente con i fini istituzionali dell’Ente Parco e con gli obiettivi del Programma LIFE in termini generali (adattamento al cambiamento climatico) e specifici (Gestione sostenibile dell’acqua in aree soggette a inondazioni, capacità di adattamento dei settori agricolo, forestale e turistico, resistenza delle infrastrutture, etc.). STONEWALLFORLIFE è finalizzato al recupero e al mantenimento di circa 6 ettari di terrazzamenti con muri a secco e delle relative opere di regimazione idraulica nelle Cinque Terre per migliorare la capacità di resistenza del territorio ai fenomeni meteorologici resi più estremi dal cambiamento climatico.
Stefano Crea, VP, Southern Europe and Africa Regional Manager per DNV GL – Business Assurance, ha commentato “Condividiamo la soddisfazione e ci congratuliamo con l’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terree con il suo Direttore per questo risultato. La registrazione EMAS arriva ad arricchire un percorso virtuoso nell’ambito della sostenibilità e tutela ambientale di un
territorio unico al mondo. Il Parco ha colto il significato di questa certificazione nella sua accezione più profonda, così come lo interpretiamo in DNV GL, ovvero non solo traguardo ma strumento
efficace per garantire continuità e sostenibilità del capitale naturale”.
“EMAS – conclude soddisfatto Scarpellini- è il massimo riconoscimento ambientale, a livello europeo, che possa essere attribuito ad un Ente ed è principalmente destinato a migliorarne le prestazioni ambientali e a promuovere la partecipazione dei dipendenti, dei collaboratori, dei fornitori di servizi sul territorio e di tutte le parti interessate al processo.”