L’ArtBonus in Italia funziona? Il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini pochi giorni fa ha presentato i risultati dell’incentivo fiscale del 65% a una platea di imprenditori italiani e americani al consolato italiano a New York.
Secondo i dati del MiBACT le donazioni in Italia sono arrivate a 188 milioni di euro da oltre 6.200 mecenati. “Dall’entrata in vigore dell’ArtBonus – ha sottolineato Franceschini alla platea di imprenditori italiani e americani – le donazioni hanno permesso oltre 1540 interventi, coinvolgendo più di 1.100 enti beneficiari”. L’incontro al Consolato Generale d’Italia a New York rientrava nel tour internazionale promosso dal governo per incentivare il mecenatismo in Italia che ha già fatto tappa in Cina, in Russia e in Sud America.
Da RavelloLAB 2017 – Colloqui Internazionali, tenutisi la scorsa settimana, le opinioni giunte in proposito sono contrastanti. In particolare, “appare necessario uno snellimento delle formulazioni burocratiche e dei vincoli che la stessa normativa nazionale pone alla realizzazione delle completa efficacia degli obiettivi dell’Art Bonus. – aveva spiegato nel corso del confronto Francesco Caruso, consigliere del presidente della Regione Campania per i rapporti internazionali con delega per l’UNESCO – Bisogna rielaborare dei margini di elasticità, magari guardando al modello de <<gli amici dei musei>> che esiste nella tradizione statunitense di mecenatismo 2.0”
Nel frattempo è stata presentata “Guida Arte & Nuovo Mecenatismo. l’Artbonus e le altre Agevolazioni fiscali riservate alle Imprese e ai Cittadini che investono in beni culturali e nello spettacolo“, curata da Anna Maria Buzzi, direttore generale del MiBACT e Direttore dell’Organismo Indipendente di Valutazione della Performance (fonte ufficiale dei dati pubblicati).
Lo scopo della pubblicazione è quello di illustrare nel dettaglio tutte le possibili agevolazioni fiscali riservate dalla normativa vigente alle imprese e alle persone fisiche che vogliono investire in cultura.
Scritta con un linguaggio semplificato per raggiungere un pubblico di non addetti ai lavori è stata redatta sullo schema delle guide elaborate dall’agenzia delle entrate per diffondere informazioni utili ai fini fiscali.