Si è tenuta ieri al ministero dell’Ambiente una riunione delle comunità della “Transumanza” candidata ufficialmente dal governo italiano nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. All’incontro hanno partecipato i referenti delle comunità che hanno proposto la candidatura, i Comuni, i parchi e le associazioni del territorio.
La candidatura della “Transumanza” è stata avanzata nel marzo 2018 insieme ad Austria e Grecia ed è stata oggetto di un complesso negoziato internazionale: nei giorni scorsi gli esperti mondiali dell’Unesco hanno espresso un primo parere favorevole sottolineando l’importanza ambientale di questa pratica che pone al centro il rapporto tra uomo e natura e rappresenta un esempio di sostenibilità e tutela della biodiversità. La decisione finale spetterà al Comitato intergovernativo dell’Unesco (un organo che riunisce i rappresentanti degli oltre 170 Stati parte della Convenzione Unesco) che si riunirà a Bogotà, in Colombia, dal 9 al 14 dicembre prossimi.
I lavori odierni sono stati aperti dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e sono stati coordinati dal professor Pier Luigi Petrillo, capo di gabinetto del ministro e autore del dossier di candidatura.
“Sono sicuro – ha detto il ministro – che questo riconoscimento, qualora dovesse essere confermato, agirà da stimolo per promuovere quelle conoscenze tradizionali che testimoniano un rapporto virtuoso tra uomo e natura, sulla scia di quanto già facevano i nostri antenati. La transumanza svolge un ruolo attivo per la conservazione della biodiversità, contribuisce a monitorare il territorio e a salvaguardare la qualità delle risorse eco-sistemiche, assicurando il benessere animale. Guardare al futuro, senza dimenticare le nostre radici, significa rafforzare quel patto intergenerazionale su cui poggia il concetto di sviluppo sostenibile, prendendo ad esempio le buone pratiche che ci arrivano dal passato e che ancora nel presente vengono reinventate e trasmesse alle nuove generazioni. Mettere in contatto i nostri giovani con questa eredità ed avvicinarli lungo i Tratturi e nelle aree protette in cui ogni anno la Transumanza si svolge è alla base dell’azione che il ministero sta intraprendendo, proprio in queste ore, per istituire zone economiche ambientali nei parchi così da ottenere una più efficace salvaguardia dei valori ecosistemici e benefici economici per chiunque vive e lavora in queste aree”.
La candidatura della “Transumanza” ha coinvolto direttamente, in Italia, la Puglia con il Parco nazionale del Gargano, il Molise, l’Abruzzo, il Lazio con il relativo Parco nazionale e la città di Amatrice, le zone interne della Campania, i territori della Lombardia, la Val Senales in Trentino Alto-Adige, la Basilicata.
Fonte: Min. Ambiente