Di Antonio Capitano – Intervenire con un approccio sartoriale, facendo della condivisione e dell’impegno nel fare arte e cultura il punto focale attorno cui ripensare valori antichi, senso identitario e costruire un nuovo futuro per la città e il territorio, superando le logiche commerciali: con questi ottimi propositi è nata la Fondazione delle Arti – Venezia.
Presentata lo scorso giugno, la Fondazione ha carattere culturale e sostiene e promuove gli eventi culturali veneziani di elevata qualità, legati alla salvaguardia dell’identità della città, del suo patrimonio artistico e storico e della qualità della sua offerta culturale e si è già fatta notare : ha già stretto partnership con la Biennale, il teatro La Fenice e i Musei Civici di Venezia, mentre molte altre sono in via di definizione.
La Fondazione delle Arti – Venezia si è presentata alla città con una programmazione gratuita, che ha incluso la visita guidata della mostra Vitel Tonnè, a cura di THE POOL NYC, presso Palazzo Cesari Marchesi e una tavola rotonda dal titolo “A che ora apre Venezia?” presso i giardini del Palazzo Nani Bernardo.
La Fondazione, quindi, si propone come un punto d’incontro privilegiato per un pubblico di alto profilo locale e internazionale, un nuovo protagonista a sostegno delle arti e della cultura, la cui identità sposa i principi di eccellenza, invenzione, creatività e dialogo con culture e tradizioni di tutto il mondo che da sempre hanno contraddistinto lo spirito della Serenissima.
Il progetto, concepito appositamente per la città di Venezia, nasce dalla volontà di creare un canale di comunicazione di riferimento per il sostegno e la valorizzazione di eventi artistici di eccellenza. Una sorta di hub informativo, sino a oggi assente, ma sempre più necessario, a causa di un turismo di massa “aggressivo”, che rende difficoltoso l’accesso all’informazione culturale a vantaggio di iniziative commerciali.
Con l’obiettivo di dare una risposta efficace ai principi fondanti della Fondazione delle Arti, in parallelo al programma di comunicazione, nasce con il sostegno della Fondazione il Club delle Arti, circolo internazionale che offre e seleziona eventi culturali per ospitare e accompagnare i soci al centro della vita della Serenissima, alla scoperta dell’anima di Venezia.
Il Club delle Arti, con sede a Palazzetto Pisani, edificio storico nel cuore pulsante della città, in una posizione esclusiva sul Canal Grande, propone una nuova e dedicata forma di accoglienza per vivere la città, tra il fascino della sua cultura millenaria, arte contemporanea e bellezza senza tempo, con la volontà di costruire una rete capace di mettere in comunicazione tra loro soggetti diversi, dai produttori di cultura ai fruitori stessi, per creare relazione, valore e portare nuova linfa al mondo della cultura.
Il programma esclusivo di servizi e agevolazioni dedicato agli associati del Club delle Arti, insieme al percorso di valorizzazione della vita culturale veneziana promosso dalla Fondazione delle Arti, sono un punto di incontro e condivisione privilegiato, costruito per dare vita a una nuova ricercata esperienza di fruizione e comunicazione delle arti e della cultura di Venezia, in linea con lo spirito della città, da sempre finestra spalancata sul mondo.
A proposito del Club interessante la programmazione di fine ottobre con la presentazione del libro “Giuseppe Borsato, 1770-1849” edito da Edizione Scripta nel quale si analizza la figura e l’opera di Giuseppe Borsato; egli fu pittore da cavalletto, decoratore di apparati effimeri, frescante, scenografo ufficiale del Teatro La Fenice per più di dieci anni, detentore della cattedra d’Ornato presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e fornitore di modelli per mobilia e arredi. Borsato ebbe modo di servire committenti illustri durante la sua carriera e di firmare le scenografie di prime assolute di opere rossiniane rimaste pietre miliari nel campo dell’allestimento scenico.