Cambiamento climatico e il suo impatto sulla vita e il patrimonio culturale dell’area mediterranea : questo il tema del convegno che si è svolto da lunedì 20 a mercoledì 23 ad Atene e che ha visto tra i relatori anche il Presidente della Fondazione Aquileia, Zanardi Landi. Aquileia, infatti,insieme a Venezia, Ravenna e Ferrara, in base a una ricerca pubblicata sull’ autorevole «Nature Communications» e condotta da un team di geografi dell’Università di Kiel sull’impatto dei cambiamenti climatici sui 49 siti del Patrimonio Unesco lungo le sponde del Mediterraneo, è stata inserita tra le aree a più alto rischio di essere sommersa entro il 2100. 14 dei 49 siti identificati come maggiormente a rischio si trovano d’altra parte in Italia ed alcuni di essi sono “multipli” e riuniscono diverse testimonianze storico-artistiche di eccezionale livello, come ad esempio Ercolano e Pompei.
Numerosi i seminari e le discussioni che si sono tenuti nella tre giorni con il coinvolgimento di esperti, di leader mondiali e rappresentanti di organizzazioni internazionali che hanno affrontato il tema partendo dalla consapevolezza che il cambiamento climatico riguarda ogni Paese su ogni continente. Ai tavoli in cui si è discusso sulle misure più opportune per fronteggiare le ripercussioni del cambiamento climatico sul patrimonio culturale, hanno partecipato numerosi ex Capi di Stato e di Governo, docenti universitari e ricercatori, oltre a Dimitrios Pantermalis, presidente del museo dell’Acropoli, Abdulaziz Altwaijri, già direttore generale di ISESCO e Paola Leoncini Bartoli, funzionario italiano di più alto grado all’UNESCO, in cui dirige il settore Politiche Culturali e Sviluppo.
Alle plenarie, vi sono stati interventi del Presidente della Repubblica Ellenica Prokopios Pavlopoulos e di numerosi Ministri del Governo Greco, tra cui quelli della Cultura, dell’Ambiente e dell’Energia, mentre ad eventi collaterali hanno partecipato anche i Ministri degli Interni, della Giustizia, dell’Agricoltura, della Salute e dello Sport ed il Vice Presidente del Governo, a dimostrazione dell’altissima attenzione del Governo ai temi del cambiamento climatico e dei rischi per il patrimonio culturale ed artistico del Mediterraneo.
Nel suo intervento, Zanardi Landi, ricordando come il destino di Aquileia sia indissolubilmente legato a quello di Venezia e come l’antica città romana debba cogliere l’opportunità presentata dal notevolissimo elevarsi dell’attenzione internazionale a seguito della disastrosa “acqua alta” di metà novembre, ha rilevato come in queste settimane vi siano stati alcuni positivi sviluppi incoraggianti che indicano un alto grado di consapevolezza anche da parte di importanti attori nel settore privato, citando in particolare la decisione di Black Rock, il maggior gestore di fondi a livello globale, di uscire dagli investimenti che si basano sulla combustione del carbone. Zanardi Landi ha anche ricordato che Pirelli si è confermata anche quest’anno leader globale nella lotta al cambiamento climatico, mantenendo l’inserimento nella “Climate A list” stilata da CDP (Carbon Disclosure Project), l’organizzazione internazionale no-profit che raccoglie e promuove l’informazione sui temi ambientali.
Fonte: Fondazione Aquileia