“Il ruolo dell’educazione per il rilancio sociale ed economico italiano” è il titolo del documento appena presentato alla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, dal Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, Franco Bernabè. LEGGI IL DOCUMENTO >>
Il documento è il frutto del lavoro di un gruppo personalità di grande esperienza nel mondo dell’Educazione e suggerisce una serie di interventi strutturali in grado di contribuire a rendere il sistema scolastico più funzionale al rilancio sociale ed economico del nostro Paese.
Il gruppo di esperti è stato composto oltre che dal Presidente della Commissione Nazionale, Franco Bernabè, da Patrizio Bianchi, Alberto Felice De Toni, Alfonso Fuggetta, Cristina Grieco, Luigi Nicolais, Corrado Petrocelli, Francesco Profumo, Giovanni Puglisi, Enrico Vicenti.
Il gruppo di esperti ha articolato la propria riflessione in venti principi e azioni per la scuola del futuro, Al centro della riflessione vi è la necessità di investire maggiormente nel sistema scolastico e nella sua autonomia, ridisegnando il quadro complessivo dei cicli di scolarizzazione e istruzione. L’architettura dei percorsi di studio deve essere coerente con gli obiettivi del Paese, valorizzando il ruolo dell’istruzione tecnica superiore e affrontando il problema dell’orientamento universitario e del suo collegamento con il mondo delle imprese.
Il Comitato, guardando al superamento della crisi pandemica, sottolinea che il riavvio delle attività didattiche così come delle attività produttive, in un contesto globale di trasformazione dei mercati, impone una nuova e più intensa riflessione sulla scuola come perno di un sistema sociale e come risorsa fondamentale per lo sviluppo. Il documento pone particolare attenzione proprio al rapporto tra scuola, università, formazione permanente e inserimento nel mondo del lavoro.
L’iniziativa della Commissione si colloca nel quadro dell’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile, che stabilisce la necessità di assicurare un’istruzione di qualità, permanente ed inclusiva.
Fonte: Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO