Le analisi sugli investimenti pubblici in campo culturale, nell’ambito di politiche e processi di sviluppo territoriale nell’ultimo decennio, hanno evidenziato una serie di criticità ricorrenti nelle esperienze di valorizzazione integrata del patrimonio culturale. Prima fra tutte la difficoltà a definire solide strategie e progettualità d’area anche su territori caratterizzati per valori identitari condivisi e reciprocità di relazioni socio economiche, sviluppando interventi di valenza sistemica capaci di esprimere adeguati livelli di integrazione e quindi maggiore capacità di incidere efficacemente sullo sviluppo di un’area.
Al contrario, la propensione a privilegiare interventi puntuali e frammentati, non congruenti o comunque slegati dalla visione strategica, e la distanza tra l’astrattezza spesso eccessiva degli studi di fattibilità e la scala puntuale dei singoli progetti esecutivi, sono aspetti fondamentali su cui occorre convergere per innalzare la qualità progettuale degli interventi di valorizzazione e gestione integrata dei beni e attività culturali e del paesaggio, nonché garantire una logica sequenziale nella filiera progettuale assicurando altresì la effettiva realizzazione degli interventi.
La progettazione integrata sconta spesso una scarsa coerenza strategica tra gli interventi per la valorizzazione del patrimonio culturale e le politiche generali per lo sviluppo locale, traducendosi nella mancata integrazione tra patrimonio culturale e altre risorse identitarie dei territori, di cui sono parte costitutiva insieme alle attività produttive, ai servizi, alle tradizioni e ai valori immateriali delle comunità che vi risiedono.
La difficoltà di coordinamento tra i diversi livelli istituzionali – nazionali, regionali e locali – a vario titolo competenti nella definizione delle strategie e degli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale rappresenta un fattore di debolezza in termini di governance, assetto indispensabile per garantire unitarietà strategica, contestualità attuativa e gestione integrata degli interventi previsti. La debolezza dei sistemi di governance istituzionale diviene altresì un elemento ostativo all’esplicarsi di dimensioni veramente partecipative, determinando di fatto, nella pluralità dei casi, un inadeguato coinvolgimento della cittadinanza nelle fasi di definizione delle strategie, degli interventi e del monitoraggio dei risultati.
A ciò si aggiunge la difficoltà di attivazione di partenariati pubblico-privati in grado di sostanziare le filiere della valorizzazione, compresi i servizi di accoglienza, mobilità e accessibilità per la fruizione del patrimonio culturale. Infine, ma non meno rilevante, l’assenza di realistici piani di gestione in grado di assicurare nel tempo la sostenibilità economica e quindi la massima ricaduta economica, sociale e occupazionale degli interventi condiziona pesantemente l’efficacia della strategia di valorizzazione culturale.
Nella consapevolezza che questi temi costituiscono precondizioni essenziali per favorire un’efficace implementazione del ciclo dell’investimento e un reale e duraturo conseguimento degli obiettivi di valorizzazione culturale a livello territoriale, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – MiBACT ha previsto, nell’ambito del Programma di attuazione del Piano Azione Coesione (2007- 2013) -Valorizzazione delle aree di attrazione culturale, l’Azione 2 – Progettazione per la cultura. Tale Azione è appositamente “finalizzata a favorire l’innalzamento della qualità progettuale volta a migliorare le condizioni di offerta e fruizione del patrimonio culturale in raccordo con le fasi di attuazione della programmazione 2014-2020 e gli adempimenti previsti dall’articolo 7 della Legge n. 106 del 29 luglio 2014”.
Tra le linee di intervento individuate il “sostegno alla predisposizione di progetti definitivi e/o esecutivi, ai sensi della normativa vigente in materia di contratti pubblici, di interventi di conservazione, fruizione e valorizzazione, anche a fini turistici, di poli di rilevanza strategica del patrimonio culturale del territorio delle Regioni meno sviluppate”.
Il Ministero ho fra l’altro messo a disposizione un supporto finanziario di pari a 5,6 milioni di euro destinato alla “realizzazione di iniziative di sostegno alla progettazione di progetti integrati di scala territoriale/locale da attivare, da parte del MiBACT in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.”. La collaborazione MiBACT-ANCI è stata formalizzata con una Convenzione sottoscritta lo scorso novembre e – in questo ambito – è stato attivato un gruppo di lavoro di esperti dedicato a supportare il MiBACT nella realizzazione delle attività di cui al presente Avviso, attraverso specifiche misure di accompagnamento che interesseranno sia la fase di espletamento della procedura di selezione delle proposte da finanziare, sia la fase di realizzazione delle iniziative che saranno ammesse a finanziamento.
Operativamente, gli obiettivi dell’Avviso Pubblico sono innanzitutto incentrati sulla necessità di superare i rischi che possono compromettere il successo della strategia di sviluppo culturale. Le criticità del sistema dipendono in larga misura dalla mancata, carente o non tempestiva disponibilità di una progettualità coerente con la visione di sistema, qualitativamente debole, o comunque non sufficientemente capace a dare piena ed operativa attuazione al disegno strategico per mancanza di risorse finanziarie, capacità tecniche, assenza di coordinamento tra i diversi livelli e soggetti coinvolti. In particolare, la debolezza e discontinuità dei sistemi di finanza pubblica a livello locale, la frammentazione delle iniziative, e quindi la difficoltà di condivisione di piattaforme progettuali che possano effettivamente incidere sullo sviluppo dei territori nel loro complesso, si pongono come evidenti ostacoli alla realizzazione di programmi di investimento alla scala territoriale/locale fondati su strategie di sviluppo culturale. L’obiettivo principale dell’iniziativa è pertanto quello di elevare la qualità della progettazione a livello delle amministrazioni pubbliche locali in campo culturale per ambiti territoriali/locali.