A Pozza di Fassa, venerdì 14 luglio, il teologo e filosofo Vito Mancuso ha fatto riflettere il numeroso pubblico intervenuto a proposito di responsabilità della bellezza nella rassegna organizzata dai rifugi e dalla Fondazione Dolomiti UNESCO.
Ognuno di noi è responsabile di fronte alla straordinaria bellezza del Bene Comune Dolomiti, questo va da sè; ma Vito Mancuso ha proposte profondi ragionamenti sul concetto di responsabilità in senso generale e, più nello specifico, in relazione ai beni collettivi.
“La responsabilità è una risposta: ‘respondeo’; cioè rispondere a una domanda da parte dell’ambiente, degli altri, del nostro corpo, della nostra anima, della nostra mente – ha detto Vito Mancuso – La coscienza responsabile è quella che sa ascoltare e sa rispondere fattivamente, capendo la domanda. Ci sono due antefatti per essere responsabili: a) capacità di ascolto e attenzione; b) attuare il bene, la giustizia, l’ armonia. Queste sono le componenti di quell’ atteggiamento complessivo, di quella disposizione esistenziale che chiamiamo responsabilità”
Condividere la straordinaria bellezza, la magnifica verticalità e le mille opportunità di riflessioni che le Dolomiti UNESCO propongono con Vito Mancuso, Nives Meroi e Maurizio Zanolla – meglio conosciuto come Manolo – non è cosa ordinaria e grazie all’iniziativa di tre gestori di rifugio (Roda di Vael, Pordenone e Città di Fiume) realizzata in collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNESCO, il 14 luglio, il 16 luglio e il 27 agosto la condivisione con Mancuso, Meroi e Manolo, è diventata realtà.
Ai piedi di spettacolari vette dolomitiche, immersi nella generosa magnificenza di un paesaggio che tutto il mondo vorrebbe avere dietro l’angolo di casa, i tre incontri si preannunciano densi di occasioni di riflessione e di confronto. Il primo si svolge sulla Sella del Ciampaz a 2.283 metri sul livello del mare nel gruppo del Catinaccio, al Rifugio Roda di Vael, venerdì 14 luglio in compagnia del grande pensatore Vito Mancuso. Il titolo dell’appuntamento “La responsabilità della bellezza”, prelude ad una riflessione che coinvolge tutti coloro che hanno a cuore il Patrimonio Mondiale dell’Umanità Dolomiti e propone l’opportunità di scoprire nelle pieghe più nascoste del Bene Comune Dolomiti, le tante sfaccettature di quella straordinaria bellezza che l’UNESCO ha decretato.
Il secondo incontro, due giorni dopo, è fissato con Nives Meroi, la straordinaria alpinista che, insieme al marito Romano Benet, ha scalato tutti e quattordici Ottomila della Terra. L’appuntamento è al Rifugio Pordenone, ai piedi del “leggendario” Campanile di Val Montanaia in quelle Dolomiti che sono forse la parte più inesplorata del Bene UNESCO. Con la coppia di alpinisti, che condividono anche la vita, è interessante ragionare sul concetto di unione e di essenzialità, elementi indispensabili per portare a termine imprese di così grande valore (non solo alpinistico). Titolo di quest’appuntamento è “Dalle Dolomiti all’Annapurna”. L’incontro si svolgerà alle ore 11.00 domenica 16 luglio.
L’ultimo incontro è in calendario domenica 27 agosto in uno dei più fantastici scenari dolomitici, quello offerto dall’imponente Pelmo. Al suo cospetto, al Rifugio Città di Fiume, Maurizio Zanolla, Manolo, ci conduce in una riflessione accurata (che è anche metafora della vita) sul concetto di verticalità.
Fonte: Fondazione Dolomiti