Sarà dedicato al popolo Walser l’incontro di venerdì 30 novembre a Roma, promosso sul portale della Commissione Italiana per l’UNESCO nell’ambito di “Gli Italiani dell’Altrove – Minoranze Linguistiche Storiche d’Italia”.
Quella dei Walser è una delle dodici Minoranze Linguistiche Storiche presenti nel nostro paese, ovvero culture di lingua non italiana che, nel corso della storia, si sono variamente insediate e integrate sul territorio nazionale, fino a diventare una parte essenziale della nostra complessiva identità di italiani. I Walser sono una popolazione di origine germanica che abita le regioni alpine attorno al massiccio del Monte Rosa e parlano una lingua che rappresenta una variante del dialetto tedesco meridionale ed è molto simile al dialetto svizzero tedesco nella sua forma più arcaica.
Il progetto “Gli Italiani dell’Altrove” fa capo al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ed è realizzato dalle sue strutture specialistiche, l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia e il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, per contribuire a mettere in luce la realtà storica e contemporanea delle Minoranze Linguistiche d’Italia, con il loro patrimonio culturale immateriale. In particolare intende richiamare l’esperienza storica condivisa di accoglienza e integrazione, ma anche di conservazione dell’identità, senza dimenticare l’attualità del tema dell’immigrazione nel nostro Paese.
In Italia sono riconosciute dodici Minoranze Linguistiche Storiche, ovvero culture di lingua non italiana, che, nel corso della storia, si sono variamente insediate e integrate sul territorio nazionale, fino a diventare una parte essenziale della nostra complessiva identità di italiani. Il progetto, dunque, vuole contribuire a mettere in luce la realtà storica e contemporanea delle Minoranze Linguistiche d’Italia, con il loro patrimonio culturale immateriale. In particolare s’intende richiamare l’esperienza storica condivisa di accoglienza e integrazione, ma anche di conservazione dell’identità, senza dimenticare l’attualità del tema dell’immigrazione nel nostro Paese. Molte di queste Minoranze intrattengono ancora oggi legami fortissimi con i loro luoghi di origine, a partire dalla lingua vi è una significativa continuità storica di riferimenti culturali, in qualche caso agevolati anche dalla vicinanza geografica.
Il progetto è iniziato con gli Arbëreshe, gli Albanesi d’Italia, nel 2012 (centenario dell’indipendenza albanese) ed è proseguito nel 2013 con i Croati del Molise e gli Occitani, nel 2015 con gli Sloveni, i Friulani e i Greci di Puglia e Calabria. Gli appuntamenti del 2017 sono stati dedicati ai Sardi, ai Francoprovenzali e ai Ladini.
Fonte: MiBACT/CNI