C’è tempo fino alle 15 di venerdì 26 giugno, per prenotare una visita in uno dei luoghi aperti dal Fondo Ambiente Italiano per l’edizione in emergenza Covid19 delle Giornate FAI.
Mettendo al centro della manifestazione la sicurezza dei visitatori, l’invito è a visitare luoghi all’aperto che permettano di rispettare il necessario distanziamento sociale, organizzando le visite su prenotazione obbligatoria da effettuare solo online.
“Tornare a visitare i luoghi straordinari del nostro Paese significa tornare a valorizzarli e a proteggerli. Un gesto che oggi più che mai è un sostegno concreto alla nostra Fondazione che, come tutte le realtà culturali, sta affrontando un momento di grave difficoltà economica. Questa primavera a causa del lockdown il FAI ha perso uno dei momenti più importanti della sua raccolta fondi, una perdita che rischia di impedirci di continuare quelle attività di restauro, tutela, valorizzazione del patrimonio d’arte e natura italiano in cui ci impegniamo da 45 anni. – scrivono gli organizzatori – Questa edizione speciale delle Giornate FAI all’aperto è dunque per noi un’irrinunciabile occasione di raccolta fondi, i quali saranno interamente destinati a consentirci di proseguire nelle attività istituzionali della Fondazione. Per questo la raccolta dei contributi avverrà prima dell’evento, direttamente all’atto di prenotazione online della visita. È un piccolo sforzo che chiediamo a tutti voi che aspettate le Giornate FAI, edizione dopo edizione, ma che per noi può fare davvero la differenza. Per questo, in base alle vostre disponibilità, vi chiediamo un gesto di fiducia e di generosità che faremo del nostro meglio per compensare con un’edizione sicura, serena e sempre interessante delle Giornate FAI.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di sentirvi vicini, – conclude la nota di presentazione – anche se alla giusta distanza per continuare insieme a impegnarci per la tutela della nostra eredità più preziosa: questa straordinaria Italia fatta di luoghi e persone uniche al mondo che merita oggi tutto il nostro amore.”
Fonte: FAI