La primavera di Genova si illumina con lo splendore dei Rolli Days 2019: dal 3 al 5 maggio riaprono le porte degli straordinari palazzi dell’aristocrazia genovese, che Rubens definì “un esempio di bellezza e magnificenza per tutta Europa” e che dal 2006 sono Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
I Rolli Days sono un’occasione speciale, che si realizza due volte all’anno, nella quale Genova celebra i suoi palazzi Patrimonio dell’Umanità, organizzando giornate in cui molte residenze aristocratiche genovesi aprono le porte al pubblico.
Nell’edizione 2019, quindi, si potranno seguire le storie delle famiglie genovesi varcando la soglia di 28 degli splendidi Palazzi attraverso tutto il centro storico; ma anche visitando alcune delle magnifiche ville “di campagna”, luoghi di bellezza e di delizia che impreziosiscono il territorio subito fuori dal centro, scoprendo anche come gli aristocratici genovesi abbiano arricchito importanti centri religiosi, commissionando opere d’arte di grande qualità per le cappelle, gli altari, le tombe di famiglia.
Questo ideale “viaggio” permetterà di scoprire che è possibile ritrovare su tutto il territorio gli interventi dell’aristocrazia di Genova, che quindi ha “disegnato” la forma della città: i visitatori incontrerano bellezza e splendide opere d’arte spostandosi lungo la costa fino a Cornigliano; e nell’entroterra, lungo la Val Polcevera, un asse viario strategico fin dai tempi dei Romani, da sempre il collegamento di Genova con il Nord Italia e con l’Europa
Che cosa sono i Palazzi dei Rolli:
Nel 1576, il Senato della Repubblica di Genova crea degli elenchi, i “Rolli degli alloggiamenti pubblici”, che comprendono i principali palazzi aristocratici della città. Negli anni precedenti le famiglie dell’aristocrazia genovese avevano totalmente rinnovato molte delle antiche dimore del centro storico, mentre le famiglie più importanti avevano costruito nuove, ricchissime residenze in Strada Nuova (oggi via Garibaldi).
Dato che non era possibile accogliere a Palazzo Ducale gli ospiti di stato, per ragioni politiche nonché logistiche, i proprietari dei palazzi inseriti negli elenchi erano obbligati a ricevere nelle proprie residenze – estratte a sorte di volta in volta – diplomatici, dignitari e aristocratici in visita alla Repubblica, facendosi carico di tutte le spese di rappresentanza.
Il modello di ospitalità pubblica creato a Genova è unico: grazie ai suoi ospiti internazionali, come il celebre pittore fiammingo Peter Paul Rubens, che ne celebra i palazzi in un volume di grande successo pubblicato ad Anversa, Genova diventa famosa in tutta Europa per la qualità delle sue architetture e per uno stile di vita raffinato e di altissimo livello.
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