Lunedì 26 aprile, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ha riaperto al pubblico in linea con la riapertura nazionale dei musei e luoghi della cultura.
La nuova configurazione dell’installazione di Martí Guixé all’esterno della Galleria traduce in immagine la nuova frase che apparirà sulla scalinata monumentale del museo.
Io dico Io – I say I
Io dico Io – I say I a cura di Cecilia Canziani, Lara Conte, Paola Ugolini è concepita come un’indagine aperta sul presente, scardina schematismi e statuti preordinati, tracciando un percorso non lineare: una narrazione che sedimenta storie, sguardi, immaginari. La mostra riunisce cinquanta artiste italiane di generazioni diverse che in differenti contesti storici e sociali hanno raccontato la propria avventura, restituendo attraverso una costellazione di visioni il proprio modo di abitare il mondo.
La mostra è prorogata e visitabile fino al 6 giugno.
Ouf of focus
La mostra, a cura di Anna Gorchakovskaya e Francesca Palmieri, presenta per la prima volta una selezione del fondo di libri fotografici, acquisito dalla Galleria Nazionale nel 2018 e composto da oltre 7.000 titoli. Liberamente associate, le immagini fotografiche creano intersezioni inedite e mettono in campo l’imprevisto, il fuori-scena, gli spazi in-between. I libri, in dialogo tra loro e con opere della collezione, suggeriscono un’esplorazione trasversale di nuovi immaginari.
La mostra è prorogata e visitabile fino al 18 giugno.
Roma città chiusa
A un anno esatto dal lockdown del 2020, la Galleria Nazionale espone nel bookshop del museo alcune foto della webserie Roma città chiusa di Anton Giulio Onofri. Un racconto per immagini in una città deserta, svuotata e silenziosa.
La mostra è prorogata e visitabile fino al 6 giugno.
I Servizi Educativi della Galleria Nazionale
Continuano le attività delle mediatrici e dei mediatori culturali che saranno a disposizione del pubblico della Galleria per fornire informazioni sulle mostre e sulla collezione permanente del museo.