Il Terrazzo di Giunone, attiguo alla Sala degli Elementi nel museo di Palazzo Vecchio, è stato restaurato ed è tornato ad ospitare il Putto del Verrocchio, anch’esso sottoposto ad accurato restauro nei mesi scorsi, finalmente nella sua abituale collocazione dopo le mostre a Palazzo Strozzi e a Washington. (Leggi la scheda storico-artistica
I lavori di restauro, dal costo di circa 60 mila euro complessivi, sono stati presentati la scorsa settimana a Palazzo Vecchio alla presenza dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, della presidente della Fondazione Friends of Florence Simonetta Brandolini d’Adda, e dei tecnici e restauratori coinvolti.
“Siamo orgogliosi – ha commentato Sacchi – che il Putto con delfino di Andrea del Verrocchio, una delle più note icone di Palazzo Vecchio fin da quando Cosimo I de’ Medici lo fece porre sulla fontana al centro del cortile di Michelozzo, torni finalmente nella sua casa originaria appena rimessa a nuovo e splendida come un tempo dopo essere volato negli Stati Uniti per una straordinaria mostra nell’anno leonardiano. Ringraziamo Friends of Florence e la presidente Simonetta Brandolini d’Adda per la sensibilità dimostrata verso il nostro patrimonio culturale: siamo onorati di averla al nostro fianco nella cura per i nostri monumenti e beni storico-artistici”.
“Il ritorno del Putto del Verrocchio dopo le mostre a Palazzo Strozzi e alla National Gallery di Washington e la sua definitiva ricollocazione nel Terrazzo di Giunone appena restaurato dalla nostra Fondazione, completa un luogo di unica bellezza e di grande pregio storico artistico – ha la presidente di Friends of Florence -. Ringrazio a nome di Friends of Florence, Ellen e James Morton, tutto il board della Fondazione, Jon e Barbara Landau, Fabrizio Moretti, cioè i donatori che hanno reso possibile questi interventi, il Comune di Firenze che ci ha offerto questa opportunità, la Soprintendenza che ci ha accompagnati nel lavoro e i restauratori che hanno realizzato gli interventi al Terrazzo di Giunone e al Putto del Verrocchio”.

Il restauro e la riqualificazione del Terrazzo di Giunone sono stati resi possibili da un accordo speciale con la National Gallery of Art di Washington per la mostra “Andrea del Verrocchio Sculptor – Painter of Renaissance Florence” (Washington, 15/9/2019 – 12/1/2020), grazie al sostegno di FRIENDS OF FLORENCE, attraverso il contributo dei donatori: The Board of Friends of Florence, Jon & Barbara Landau, Fabrizio Moretti. 
L’ideazione del progetto è di Daniele Gualandi e Serena Pini, la direzione lavori è stata affidata a Patrizia Contini, la direzione operativa a Sara Ragazzini, tutti del Comune di Firenze. Alta sorveglianza ha invece lavorato, per la Soprintendenza ABAP per Firenze, Pistoia e Prato, Jennifer Celani.
Il restauro è stat o realizzato a cura di Valentini Ventura, di Restauro e Conservazione d’Opere d’Arte s.r.l. mentre la documentazione fotografica è stata realizzata da Ottaviano Caruso.
Ponteggio: Gruosso Ponteggi s.r.l.
Impianto di illuminazione: Menci s.n.c.
Vetrata di protezione degli affreschi: Nenci & Scarti s.n.c.

Per ciò che riguarda il restauro del Putto con Delfino di Andrea Verrocchio – realizzato fra il 2018 e il 2019- esso è stato reso possibile da un accordo speciale con la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze per la mostra “Verrocchio, il maestro di Leonardo”, chiusasi lo scorso luglio, grazie al sostegno di Friends of Florence, attraverso il contributo di Ellen & James Morton, donatori.
La direzione tecnica del progetto è stata curata da Serena Pini, del Comune di Firenze, con l’alta sorveglianza di Jennifer Celani, per la Soprintendenza ABAP per Firenze, Pistoia e Prato. Il restauro è stato realizzato a cura di Nicola Salvioli, le indagini diagnostiche invece sono state portate avanti da Barbara Salvadori dell’Istituto di Scienze del Patrimonio
Culturale – CNR Firenze, con la partecipazione di Juri Agresti e Salvatore Siano, Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” – CNR Firenze, e Sonia Mugnaini, Università degli Studi di Siena. La documentazione fotografica è di Antonio Quattrone e Nicola Salvioli, le scansioni 3D e mappature di Nicola Salvioli.

 

Fonte: Comune di Firenze; Friends of Florence