Parte oggi a Milano il ciclo di convegno dedicati a “Fortificazioni e siti UNESCO di Lombardia”, organizzato e promosso dall’Istituto Italiano dei Castelli Onlus Sezione Lombardia.
La presidente della Sezione Lombardia Giusi Villari e il direttore di Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese Luca Rinaldi, partendo dalla storia e dalle finalità dell’UNESCO e da quelle dell’Istituto Italiano dei Castelli, dialogheranno sulla tutela e valorizzazione del patrimonio fortificato lombardo e nazionale.
La recente proclamazione del nuovo sito UNESCO “Le opere di difesa veneziane fra XVI e XVII secolo” ha portato il tema delle fortificazioni al centro dell’attenzione del mondo culturale italiano e internazionale. A distanza di qualche mese la sezione Lombardia dell’Istituto Italiano dei Castelli fa dunque il punto della situazione, ponendosi come obiettivo di analizzare il rapporto fra le fortificazioni e i siti UNESCO presenti nella regione. In un lungo ciclo di conferenze ed eventi, che partiranno da Milano e toccheranno altre città della regione, specialisti del settore descriveranno le caratteristiche e la storia di edifici e complessi difensivi, esamineranno i criteri che li hanno fatti riconoscere patrimonio dell’umanità e vaglieranno i piani di gestione elaborati nei diversi siti mettendone in evidenza pregi e criticità nella prospettiva della miglior tutela e valorizzazione dei beni.
Il riconoscimento dell’UNESCO va a siti di eccezionale valore universale e diventa un marchio di qualità per la promozione dei luoghi con considerevoli ricadute economiche, il rischio è però che la sovraesposizione di questi beni generi fenomeni di speculazione e ne stravolga le caratteristiche. Ben consapevoli che le fortificazioni sono storicamente, geograficamente e tipologicamente legate le une alle altre, l’Istituto Italiano dei Castelli propone diverse attività di studio e confronto per contribuire alla valorizzazione di quelle dichiarate patrimonio UNESCO, in modo che costituisca un traino e un modello operativo per la tutela di tutte le strutture, difensive e non, ad esse connesse.
Nel promuovere le opere di difesa veneziane di Bergamo, ad esempio, si dovrà ricordare l’appartenenza di questa fortezza ad un sistema di fortificazioni che in Lombardia comprendeva anche Brescia, Crema, Orzinuovi, Pontevico, Anfo, etc. Non vanno inoltre trascurati i rapporti di opposizione e, nel trattare delle fortificazioni di area veneta, elemento imprescindibile dovrà essere l’analisi dei confini e delle fortificazioni milanesi ad esse contrapposte.
Nel ciclo di conferenze proposte nella sede milanese delle Stelline, messa a disposizione dalla Fondazione Credito Valtellinese, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia, saranno esaminati il sistema di difesa della Repubblica veneta, le fortificazioni longobarde di Castelseprio e Torba, le opere difensive di Mantova e Sabbioneta e i castelli di Bellinzona ora svizzeri, ma nati in territorio storicamente lombardo. Di fortificazioni veneziane si tratterà anche a Bergamo, Brescia e Lecco, mentre a Como sarà ripreso il tema delle fortificazioni longobarde.