Il Festival di Giffoni riparte dal mondo classico e dalle radici del suo territorio: prima tappa nell’antica Velia, ad Ascea, dove lunedì 10 agosto alle ore 18, sarà presentata in diretta streaming l’edizione 2020 del Festival. Il fondatore e direttore Claudio Gubitosi anticiperà – con la partecipazione di una delegazione di giffoners – le anteprime, i film in concorso, le masterclass, gli hub italiani ed esteri in collegamento costante, i talenti italiani e internazionali che, insieme ai protagonisti della vita sociale, culturale e politica del Paese, saranno al fianco dei ragazzi per questa edizione speciale.
Dall’11 al 14 agosto invece, a Paestum, terra degli dei, luogo immortale e senza tempo, la bellezza dei templi sarà il set naturale per raccontare, attraverso il linguaggio universale del cinema e della musica, la storia della nostra civiltà. A poche ore dall’inizio del festival, che partirà il 18 agosto, l’area archeologica ospiterà un concerto dello straordinario compositore e pianista Giovanni Allevi e la proiezione di film simbolo del rapporto di Giffoni con il cinema: l’iconico ET, legato indissolubilmente alla figura del premio Oscar Carlo Rambaldi da sempre cara al festival e BILLY ELLIOT di Stephen Daldry.
“Giffoni è un’idea che cammina nelle strade del mondo, ma che ha i piedi ben piantati nella terra dove è nato – ha spiegato Gubitosi – Ha radici salde e la sua storia non sarebbe quel percorso di successi e traguardi che è stata, e che tuttora è, se non avesse mantenuto un legame fortissimo con il territorio su cui ha mosso i primi passi. Ecco perché mi piace dire che Giffoni è una bella storia italiana, una bella storia campana. Abbiamo così pensato ad un nuovo percorso di grande suggestione, un’occasione di confronto a cielo aperto, un certamen di idee e riflessioni perché senza pensiero non siamo niente ed è dal pensiero che tutto nasce. Proprio come Giffoni che è principalmente un’idea che, negli anni, si è fatta festival fino a diventare impresa culturale, la più grande del Mezzogiorno, tra le più importanti d’Italia e del mondo”.
La scelta di Velia non è casuale: qui Parmenide fondò la sua scuola e teorizzò l’Essere. Si tratta, perciò, di un luogo simbolo per la nuova geometria culturale di Giffoni, che vuole diffondere sempre più tra le giovani generazioni la forza del pensiero, della filosofia e dei valori. Lo stesso per Paestum, culla della nostra civiltà e luogo capace di far dialogare l’antico con il contemporaneo.
“Si conferma così una collaborazione per noi molto preziosa, quella con il Parco Archeologico di Paestum e Velia, attraverso la realizzazione di queste splendide cooperazioni e coproduzioni. Ciò significa dare vita concretamente ad una rete che fa bene al territorio e che è utile alle comunità che lo abitano – ha continuato Gubitosi – Queste sono le politiche culturali capaci di incidere sulle sorti di un’area, determinandone crescita e sviluppo. In perfetta linea con quelle che sono le indicazioni che arrivano dal Ministro per i Beni, le Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini. Questo binomio tra Giffoni e il Parco Archeologico ha preso avvio lo scorso anno grazie all’empatia spontanea con il direttore Gabriel Zuchtriegel, che magistralmente lo guida”.
“Credo che tutti noi dovremmo impegnarci a trasformare la terribile esperienza della crisi sanitaria in un’opportunità di cambiamento e innovazione culturale e ambientale – ha aggiunto il direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia, Gabriel Zuchtriegel – Con la riapertura del parco il 18 maggio scorso, tutto lo staff ha lavorato duramente per dare una possibilità a famiglie, ragazzi e bambini di riconquistare un pezzo di normalità dopo la prima fase dell’emergenza. Adesso, con lo stesso impegno, siamo lieti di poter dare concretezza all’indirizzo del Ministro, Dario Franceschini, che ha chiesto ai luoghi della cultura di sostenere il settore del cinema, fortemente colpito dalla crisi. Se in passato esisteva già una proficua collaborazione con Giffoni, ora è il momento di renderla ancora più salda. Pertanto, ‘insieme per l’Italia della cultura e del cinema’ non è retorica, ma è una sintesi di quello che Claudio Gubitosi e io, insieme ai nostri collaboratori, sentiamo di dover fare in questo momento, laddove al cinema vanno aggiunti il teatro, la letteratura, la musica, l’arte contemporanea, la ricerca. Pensare che arte e cultura siano un lusso che può aspettare tempi più tranquilli, a mio avviso, vuol dire non comprendere fino in fondo cos’è una crisi, parola che deriva dal greco krisis, ‘svolta, decisione’. Speriamo di poter contribuire a una svolta positiva, soprattutto per le future generazioni”.
A Paestum l’11 agosto, dopo i saluti del sindaco Franco Alfieri e del direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia Gabriel Zuchtriegel, sarà presentato il video celebrativo di #Giffoni50 che ripercorre la storia del festival. Evento tra gli eventi il live del compositore e pianista M° Giovanni Allevi che si esibirà in una performance esclusiva per pianoforte solo in una nuova e suggestiva area del Parco Archeologico che, per la prima volta, ospiterà un concerto.
Un percorso nella storia e nei tesori del territorio campano che culminerà a ottobre, nel Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano diretto da Luigina Tomay, dove verranno organizzate masterclass e laboratori.
Per ottemperare alle norme anti Covid 19, l’ingresso sarà consentito solo su prenotazione.
Fonte: Parco Archeologico di Paestum e Velia