E’ in corso in Uzbekistan la “Conferenza Internazionale sulla Conservazione del Patrimonio Culturale materiale e immateriale” alla quale ha preso parte Audrey Azoulay, direttore generale dell’UNESCO e un numero significativo di ministri della cultura e del turismo provenienti da tutta la regione, e non solo.
Nel suo discorso di apertura la Azoulay ha insistito sul ruolo fondamentale di tutti i Paesi nella salvaguardia del patrimonio culturale mondiale, basato sulla Convenzione del Patrimonio Mondiale, il più importante globale strumento per la sua protezione che diventa ancora più decisivo in un momento in cui il crescente turismo di massa, l’urbanizzazione e le crisi ambientali esercitano ulteriori pressioni sui loghi della WHL.
Un tema inserito all’ordine del giorno della Conferenza è la necessità di integrare meglio gli strumenti esistenti per tutte le forme di patrimonio, compreso il patrimonio immateriale, naturale e documentario. Altro tema sarà il rafforzamento delle politiche e delle capacità del paese per la riabilitazione del ricco patrimonio culturale del paese.
L’UNESCO sta attualmente rafforzando la sua cooperazione con l’Uzbekistan, un partner chiave nella regione, in particolare su questioni relative alla riforma del sistema educativo, alla libertà di espressione e alla sicurezza dei giornalisti, alla gestione delle risorse idriche e alla conservazione del patrimonio. Con questi obiettivi, l’UNESCO e l’Uzbekistan hanno adottato e firmato un piano d’azione programmatico congiunto per il periodo 2018-2021 durante la visita del Presidente Mirziyoyev all’UNESCO l’8 ottobre 2018, la prima visita di un presidente dell’Uzbekistan in 20 anni.