Sarebbero diverse le cause del crollo di una sezione laterale di baluardo Contarini a Palmanova è franata. Specificatamente, secondo quanto riportato dalla stampa locale, si sarebbe staccato il primo strato di rivestimento della muratura, trattenuto solo dalla rete di protezione.
Il baluardo Contarini è il tratto che va da Porta Cividale a Porta Aquileia: una componente essenziale di una delle tre cerchie difensive venete del sito Patrimonio Mondiale.
Le ragioni dei danni sarebbero quindi in una combinazione di eventi atmosferici, danni causati dalla vegetazione e dalle radici, senza trascurare il deterioramento causato dal continuo via vai dei turisti. I passaggi di stagione, in tal senso, sono i momenti più delicati, perché vedono la fortezza ‘perdere pezzi’ per il cambio di temperatura.
Palmanova aveva ricevuto 10 milioni di euro nel 2016, stanziati grazie a un accordo siglato dal ministro Dario Franceschini, dal presidente della Regione Debora Serracchiani e dal sindaco Francesco Martines. Secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto, che cita Martines, due milioni di euro stanziati dalla Regione sono già stati impiegati, ma i dieci milioni dello Stato sono ancora bloccati dalla macchina burocratica statale. Servono infatti, nelle parole di Martines, “pareri, autorizzazioni, istruttorie per opere d’importi anche elevati”. I primi lavori dovrebbero iniziare nel 2020.
Non è il primo crollo della cinta muraria; il primo di grande portata era avvenuto nel 2014, quando era ceduto il rivellino tra i baluardi Villachiara e Contarini, seguito dal cornicione all’ex caserma Ederle, dalla tavella a Porta Udine e dal tetto della Filzi; nel 2015 aveva ceduto parte del baluardo Garzoni; nel 2016 c’erano stati danni alla controporta di porta Cividale; nel 2017 il parametro murario di Baluardo Grimani, Ora, complice il clima autunnale, lo sgretolamento continua.