“Siamo contenti e orgogliosi di essere stati selezionati a rappresentare l’Italia al Meeting Internazionale sulla gestione del patrimonio culturale. Ciò denota l’importanza assunta dal Comune di Barumini e della Fondazione che è riuscita negli anni a costruire un sistema virtuoso ed efficiente per la gestione dei propri siti culturali. Con i suoi oltre 60 dipendenti per lo più giovani del territorio, la Fondazione rappresenta infatti un esempio di Best Practices e di migliore allocazione delle risorse. Barumini piccola realtà dell’entroterra sardo vede nel turismo culturale la sua principale fonte di sostentamento e attività produttiva rappresentando inoltre una eccezione positiva alla problematica questione occupazionale dell’isola.” Così Emanuele Lilliu, sindaco di Barumini e presidente della omonima fondazione, ha commentato la partecipazione del suo progetto al Meeting delle Associazione Europee del Patrimonio Mondiale in corso a Ibiza.
Nel 1997 l’Area Archeologica Su Nuraxi di Barumini, nel sud della Sardegna, viene inserita nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Per gestire nel miglior modo possibile l’offerta culturale e turistica del territorio, nel 2006 il Comune di Barumini ha costituito la Fondazione Barumini Sistema Cultura a cui ha affidato la gestione dell’intero patrimonio culturale del territorio in un sistema integrato tra il sito UNESCO, il Polo Museale Casa Zapata e il Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale “Giovanni Lilliu”.
Con 60 dipendenti, tra cui archeologi, storici, architetti, operatori museali, ceramisti, manutentori, custodi, personale addetto ai servizi aggiuntivi, la Fondazione garantisce un’offerta culturale ampia e diversificata, che propone accanto ai servizi base di fruizione del Patrimonio una programmazione temporanea di qualità attraverso la progettazione di mostre e eventi culturali di rilevanza nazionale e internazionale.
Queste attività hanno alimentato un significativo processo di sviluppo economico-culturale dell’intero territorio, accompagnato da una notevole crescita occupazionale: in un Comune di 1300 abitanti è presente un’azienda da 60 dipendenti in grado di assicurare un’offerta culturale complessa e differenziata ad oltre 150.000 visitatori annui. Tale risultato è da ritenersi ancora più rilevante se si considera che le risorse della Fondazione Barumini sono rappresentate per il 40% da contribuzione pubblica della Regione Sardegna e, per il 60%, da autofinanziamento.
Prossimo step del progetto: realizzare un iter di formazione specialistica nel campo delle discipline archeologiche attraverso l’istituzione di corsi permanenti di scavo archeologico, per la creazione di figure professionali finalizzate alla tutela conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale.