Continua senza sosta il percorso del “Grande Progetto Centro storico di Napoli, valorizzazione del sito Unesco”. Con il 2019 saranno diversi i cantieri che verranno aperti nella capitale partenopea: a fine gennaio sono cominciati i lavori relativi agli interventi di riqualificazione stradale di via Duomo, con inizio dal tratto compreso tra via San Biagio dei Librai e via dei Tribunali – il decumano maggiore nel cuore del centro storico.
Gli interventi riguarderanno l’ampliamento dei marciapiedi su entrambi i lati con inserimento di nuovi elementi di arredo e segnaletica turistica, la ristrutturazione e laddove necessario la sostituzione dell’impianto fognario, la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione su pali in sostituzione di quello esistente, la piantumazione di nuove alberature e la ripavimentazione della carreggiata e dei marciapiedi.
Nel frattempo, proseguono con i tempi lenti dettati dalla delicatezza del luogo le opere di restauro del complesso di San Pietro a Majella. Trattandosi di interventi delicati e complessi c’è anche la necessità di procedere ad indagini ed esami sulla struttura, rivelatisi indispensabili in corso d’opera: si tratta di un intervento che parte su progettazione della Soprintendenza e che è andato in appalto integrato, prevedendo a carico dell’impresa assegnataria la progettazione esecutiva strutturale, volta alla riconfigurazione delle coperture e al restauro delle capriate trecentesche del monumento. Come esplicitato dal Comune di Napoli, in una nota, il contratto con l’impresa esecutrice delle opere è stato siglato nel gennaio del 2018, ma si è subito reso necessario prevedere dei saggi propedeutici alla progettazione esecutiva, i cui esiti sono stati presentati pochi giorni prima di Natale e sono ora al vaglio della Soprintendenza. Questa mantiene un confronto costante con le parti in causa, anche alla luce dei numerosi ritrovamenti archeologici nei diversi siti del Grande Progetto.
Ma il progetto di tutela e valorizzazione del sito patrimonio mondiale di Napoli passa anche dalla regolamentazione delle attività commerciali nel centro storico. Si è infatti riunita pochi giorni fa la commissione Lavoro e Attività produttive, per dare un aggiornamento sul tavolo di lavoro istituito tra Comune di Napoli, Camera di Commercio, Soprintendenza e dipartimento di Architettura dell’università Federico II per la progettazione dei “dehors” dei pubblici esercizi nel centro storico Unesco. “L’incontro, che fa seguito alle numerose riunioni svolte sull’argomento – ha dichiarato in conclusione il presidente della commissione Solombrino – ci ha dato l’occasione di un aggiornamento sul pregevole lavoro svolto grazie alla collaborazione tra Comune, Università, Soprintendenza, Camera di Commercio per la definizione dell’ambito omogeneo del Centro storico. Mi auguro che per il 30 aprile, data in cui scade la proroga delle occupazioni di suolo, si possa disporre di uno strumento utilissimo e molto atteso dagli operatori commerciali del Centro storico grazie al quale sarà possibile, conoscendo in anticipo le caratteristiche degli arredi, semplificare le procedure per le richieste di occupazione suolo e velocizzare il rilascio delle autorizzazioni.”
Ultima ma non meno importante, la firma di un protocollo di impresa fra il Comune di Napoli – Osservatorio UNESCO del Centro storico – e la Comunità montana della Valle Camonica per la cooperazione e lo scambio culturale e didattico tra i siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità, l’arte rupestre della Valle Camonica ed il centro storico della Città di Napoli.