E’ stata presentata ieri al MiBACT per l’edizione 2018 della Giornata Nazionale del Paesaggio la “Carta nazionale del paesaggio”, nata come conclusione di un lungo percorso di lavoro e di riflessione racchiuso negli Stati Generali del Paesaggio del 26 e 27 ottobre 2017.
Essa raccoglie e trasformando le numerose e qualificate riflessioni compiute nelle due giornate di lavoro in un programma per il paesaggio e si rivolge a quanti avranno future responsabilità di governo ai diversi livelli istituzionali indicando una strategia nazionale per il paesaggio.
Assumere la qualità del paesaggio come fondamento dello scenario strategico per lo sviluppo del nostro Paese, nel mondo contemporaneo ormai globalizzato, è una grande opportunità oltre ad essere la risposta necessaria che le istituzioni e la politica dovrebbero assicurare ai cittadini rispetto alla domanda di ambienti di vita quotidiana capaci di contribuire al benessere individuale e collettivo.
I paesaggi italiani costituiscono uno straordinario fattore di identità per i territori e i loro abitanti. Sono infatti un patrimonio nel quale è possibile leggere il succedersi dei secoli, delle civiltà, della storia e quindi lo svolgersi della vita delle comunità, evidente racconto di “chi siamo e chi eravamo”.
Scopo della Carta nazionale del paesaggio, quindi, è indicare una strategia che, dando piena attuazione ai valori fondamentali espressi nell’art. 9 della Costituzione (“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”), coniughi tutela e valorizzazione del paesaggio con forme compatibili di sviluppo durevole, equo e diffuso.
Le azioni programmate si riconoscono in diversi importanti nodi operativi, che qui elenchiamo.
– Promuovere, con una visione di lungo periodo, l’attenzione alla qualità del paesaggio in tutte le politiche pubbliche che incidono sul territorio.
– Assicurare la centralità e la preminenza del Piano paesaggistico come Costituzione del territorio.
– Promuovere la cultura del paesaggio quale bene comune per la creazione di una coscienza civica diffusa.
– Promuovere le tematiche del paesaggio nella formazione universitaria e postuniversitaria, e prevedere percorsi di aggiornamento sulle trasformazioni del paesaggio per l’istituzione di figure specialistiche, in particolare per la Pubblica Amministrazione.
– Assumere la qualità del paesaggio come scenario strategico per lo sviluppo del Paese e promuovere la riqualificazione del paesaggio come strumento per il contrasto al degrado sociale e alla illegalità.
– Contrastare l’abusivismo.
– Prevedere politiche e azioni finalizzate alla valorizzazione del paesaggio rurale, agrario, forestale e naturale.
Fonte: MiBACT