E’ in corso a Coimbra la Conferenza Internazionale “Sustainability and Heritage: the challenges posed by tourism»” organizzata e promossa dall’Università di Coimbra in Portogallo.
Organizzata in modalità mista, on line e in presenza, il programma dell’incontro prevede che esperti e studiosi della gestione del turismo nell’ambito di siti culturali e luoghi del Patrimonio Mondiale si confrontino sulle modalità migliori per garantire un accesso libero e democratico ai beni culturali senza comprometterne la salvaguardia e come sia possibile realizzare le politiche di avvicinamento del pubblico ai beni del Patrimonio Mondiale dovendone comunque garantire la conservazione. (PROGRAMMA E DIRETTA>>)
“Il patrimonio culturale – tangibile e immateriale – materializza riferimenti sociali e simbolici, svolgendo un ruolo rilevante nella costruzione e nel consolidamento dell’identità collettiva delle società, hanno spiegato gli organizzatori. Negli ultimi decenni, la massificazione del turismo ha cambiato le tendenze e ha generato nuovi comportamenti ed esigenze. Sebbene questa realtà sia un risultato sociale e di sviluppo, essa pone altri vincoli che non dovrebbero essere sottovalutati. In tutto il mondo la gestione dei flussi turistici ha occupato gli esperti, portando all’adozione di diverse modalità per contrastare il degrado di patrimoni di inestimabile valore che vanno soprattutto tutelati e valorizzati”.
Come buona prassi made in Italy l’Università di Coimbra ha invitato la conservatrice dei Musei di Padova Federica Millozzi, responsabile della gestione del sito “I cicli affrescati di Padova del XIV secolo”, iscritti alla World Heritage List lo scorso luglio. In particolare, la Millozzi è stata chiamata a raccontare l’esperienza di gestione dei flussi di visitatori di Cappella degli Scrovegni, capolavoro patavino di Giotto.
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L’Università di Coimbra, considerata Patrimonio dell’Umanità, prima della pandemia accoglieva giornalmente circa 1500 visitatori. In questo contesto, la Biblioteca Generale dell’Università di Coimbra (BGUC) e il Centro di studi in geografia e pianificazione del territorio (CEGOT) cercano di promuovere un proficuo scambio di esperienze con entità che affrontano o hanno affrontato scenari simili. Tutti impariamo dagli esempi e, soprattutto, da discussioni aperte e oneste. Le suddette entità presentano con la presente una conferenza di due giorni. Durante la prima giornata ci saranno due panel, una sessione di apertura e una di chiusura. Il giorno successivo, sul tavolo ci saranno le circostanze attualmente vissute dall’Università di Coimbra: il focus sarà su dove intervenire e su quale approccio adottare per non compromettere la sostenibilità di un Patrimonio dell’Umanità. Durante quei giorni, ci sarà spazio per elaborare diverse teorie e approcci museali e sarà possibile ascoltare esperti sul campo, in rappresentanza di musei e biblioteche di tutta Europa. Anche le ONG e gli enti pubblici avranno l’opportunità di esprimere le proprie prospettive e sfide. Con questa conferenza, tra tutte, speriamo di avviare un proficuo dibattito, stimolando un aperto scambio di esperienze e soluzioni al fine di raggiungere un equilibrio tanto desiderato tra sostenibilità e patrimonio, considerando anche il turismo come un elemento potente.