Si è tenuta ieri a Treviso, presso l’istituto enologico Cerletti, la cerimonia della firma dello Statuto dell’Ente di Gestione del Sito Patrimonio Mondiale delle Colline del Prosecco, che si chiamerà “Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco”. Assieme al presidente della Regione, Luca Zaia, hanno sottoscritto la statuto, in qualità di soci fondatori, Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno e Unioncamere Veneto, Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, Stefano Marcon e Stefano Soldan, i sindaci di Castelfranco e di Pieve di Soligo, che rappresentano rispettivamente la Provincia di Treviso e l’Intesa Programmatica d’Area (IPA) «Terre Alte della Marca Trevigiana».
Presenti alla cerimonia gli esperti del Comitato scientifico che ha tenuto a battesimo la candidatura UNESCO , i rappresentanti della Soprintendenza per l’area metropolitana di Venezia e delle province di Belluno, Padova e Treviso, dell’Ufficio UNESCO per l’Italia,i rappresentanti dei ministeri delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali, nonché il presidente delle Pro Loco del Veneto, Giovanni Follador, i sindaci dell’intero territorio interessato da sito Patrimonio Mondiale, le rappresentanze delle associazioni di categoria e dei sindacati.
L’Associazione per il Patrimonio delle Colline sarà aperta a tutti gli stakeholders del territorio con l’obiettivo comune di progettare un’immagine coordinata di questo nostro paesaggio culturale a marchio UNESCO e realizzare un sistema turistico sostenibile che viva 365 giorni l’anno.
Secondo quanto detto da Zaia, uno dei punti più urgenti a cui lavorerà l’Associazione sarà l’urbanistica, al fine di adeguare gli strumenti di pianificazione attuali alle direttive UNESCO e procedere alla catalogazione di tutte le emergenze architettoniche, agricole e religiose, oltreché al recupero delle strutture esistenti.
Per ciò che riguarda la visione turistica, saranno mappati tutti gli itinerari del paesaggio per valorizzare cultura, arte, tracce della Grande Guerra, luoghi letterari e della fede di cui è ricco questo territorio e definiti i punti di informazione ed accoglienza. Capitolo caldo del tema turismo il capitale umano e qualificazione del sistema turistico e a questo riguardo saranno formate delle guide qualificate, perché diventino ambasciatori di queste terre.
Parola d’ordine del lavoro che aspetta l’ente sarà la sostenibilità, punto focale di tutte le attività che verranno messe in campo.