Il Centro Camuno di Studi Preistorici promuove un ciclo di conferenze sul territorio con scadenza mensile, offrendo uno spazio di condivisione e confronto fra studiosi che si occupano di archeologia e arte rupestre in Valcamonica o che, dalla valle, abbiano allargato i propri orizzonti di studio in senso cronologico e geografico.
L’obiettivo è quello di divulgare i risultati della ricerca scientifica che troppo spesso sono celati fra le mura degli studi e dei laboratori. Attraverso una piattaforma smart si intende infatti informare il vasto pubblico sulle ricerche in corso, i diversi punti di vista dei ricercatori, i dibattiti ancora aperti e le nuove pubblicazioni.
Il prossimo appuntamento è lunedì 20 aprile alle ore 15:30, in diretta facebook >> per parlare con Dario Sigari di “ARTE RUPESTRE ALL’ARIA APERTA, GRUPPI UMANI E TERRITORI. Il caso del Gobustan“.
La regione del Gobustan si trova al confine tra Asia occidentale ed Europa orientale e conserva uno dei più importanti contesti di arte rupestre all’aria aperta del mondo.
La lunga cronologia (dal Palaeolitico superiore agli anni 70 del secolo scorso), l’ottimo stato di conservazione e la ricchezza tematica delle incisioni fanno del patrimonio rupestre del Gobustan una testimonianza preziosissima per comprendere il pensiero simbolico dei nostri antenati, i cambiamenti ambientali con le relative trasformazioni dei paesaggi, e l’uso dei territori.
Ai piedi del Grande Caucaso, sulle sponde occidentali del mar Caspio, l’arte rupestre di questa regione si caratterizza per la presenza di numerose figure animali (bovidi, equidi, pesci, cervi, cammelli), antropomorfe (silhouette femminili e altri profili umani), di rappresentazioni di imbarcazioni ed iscrizioni in latino, in arabo e in cirillico, evidenziando così una frequentazione costante di quest’area da parte di vari gruppi. Chi solo per di passaggio, chi invece si è stanziato, come ci raccontano i numerosi reperti recuperati durante le campagne di scavo.
In questo incontro si presenterà quindi il caso dell’arte rupestre del Gobustan, discutendo alcune questioni principali, alcune delle quali sono oggi al centro di una nuova campagna di ricerca archeologica:
Quando sorge l’arte preistorica in Asia occidentale/Europa orientale?
Come si produce lo sviluppo dell’arte rupestre di stile paleolitico in termini stilistici, tematici, tecnici e di organizzazione spaziale?
Quali ragioni culturali, sociali o simboliche spiegano la grande accumulazione di arte rupestre in Gobustan, in relazione ai contesti di occupazione?
Qual è la relazione tra spazio simbolico e spazio quotidiano?
La tradizione grafica di stile paleolitico documentata risponde ad una tradizione locale o deve essere interpretata in relazione a tradizioni (reti) grafiche esistenti tra differenti siti, su scala mondiale?