Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) ha reso pubblico il bollettino delle ricerche “Arte in ostaggio”, un documento che contenente una selezione delle opere più importanti trafugate nel tempo in Italia e che è riconosciuto a livello internazionale ai sensi dell’articolo 4 comma 4 della Convenzione UNIDROIT sui beni culturali rubati o illecitamente asportati, quale valido ausilio per contrastare il traffico illecito di opere d’arte.
La divulgazione di questa pubblicazione, giunta quest’anno alla 40° edizione, consente al cittadino, agli addetti ai lavori e agli amanti del settore di accedere ad informazioni e fotografie riguardanti beni d’arte da ricercare. Il bollettino, pertanto, può considerarsi un ulteriore ed efficace strumento con cui il TPC, Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri, condivide notizie in suo possesso per accrescere la possibilità di individuare e quindi recuperare rilevanti opere storico-artistiche.
A dimostrazione della validità dell’iniziativa, si segnala, inoltre, che nell’ultimo quinquennio ben 44 beni tra quelli presenti nei precedenti bollettini sono stati ritrovati. Tra questi spiccano, per pregio: una scultura in marmo raffigurante Testa di Giove, asportata nel 2013 da Villa Albani Torlonia in Roma e recuperata nel 2017 a Firenze; un’anfora attica in terracotta rubata nel 2017 a Montalto di Castro (VT) e recuperata nel 2018 in Svizzera.
“Arte in ostaggio”, come le precedenti edizioni del bollettino, è consultabile e scaricabile sul sito istituzionale dell’Arma dei Carabinieri, dal sito del Ministero per i beni e le attività culturali, nonché sull’applicazione multilingue per dispositivi mobili “iTPC”, recentemente rinnovata nella veste grafica, nei contenuti e nelle funzionalità.