Sono l’aula meridionale del battistero e la domus e palazzo episcopale di Aquileia i vincitori della sesta edizione del Premio Francovich 2018. L’annuncio è stato dato da Giuliano Volpe, presidente della Società Archeologi Medievisti Italiani, ideatrice del premio che, nel nome del professor Riccardo Francovich, uno dei fondatori dell’archeologia medievale, viene conferito al museo o parco archeologico italiano che rappresenti un caso di buona prassi di allestimento museografico, attività didattico-comunicative e qualità scientifica su tematiche di archeologia tardoantica o altomedievale.
La votazione on-line riservata al pubblico ha dunque arriso ai due complessi realizzati dalla Fondazione Aquileia nell’area della basilica e di piazza Capitolo, che con 1301 voti hanno preceduto l’area archeologica di Suasa (AN), il Museo dell’Abbazia di Fossanova a Priverno (LT), il Museo archeologico di Torino (sezioni tardoantica e medievale), il Museo Archeologico del territorio di Populonia a Piombino (LI), il Museo multimediale di Torre di Satriano in Tito (PZ), il Museo diffuso di Morgo Terra a Muro Leccese (LE).
Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia: “Siamo molto felici di questo prestigiosissimo premio della Società degli Archeologi Medievisti Italiani, la cui Commissione di valutazione, che ha voluto candidare i due complessi aquileiesi, riunisce archeologi, funzionari ministeriali e divulgatori dell’archeologia postclassica. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno voluto dare il proprio voto e che evidentemente si possono enumerare tra i 56.000 visitatori dell’aula sud del battistero e i 23.000 della domus e Palazzo Episcopale nel 2017. Per noi è motivo di grande soddisfazione poter essere ascritti nel novero di importantissimi contesti museografici relativi alla tarda Antichità e all’alto Medioevo finora premiati, tra i quali vi sono complessi cui guardiamo con grande interesse e come fonte d’ispirazione, come la basilica paleocristiana di Siponto arricchita dall’arte di Edoardo Tresoldi”.
Il direttore della Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi: “Credo che la forza evocativa di questi due allestimenti museali, opera degli architetti Tortelli e Frassoni, e delle importanti vestigia sia stato uno dei motivi principali che i visitatori hanno apprezzato. Grazie ad essi, si riesce a comprendere come il complesso basilicale, tra la seconda metà del IV e il V secolo, avesse un’estensione planimetrica e una raffinatezza decorativa decisamente più ampia e ricca di quello che si poteva riconoscere solo pochi anni fa. La domus e palazzo episcopale, per di più, consente di apprezzare in tutta la sua profonda stratigrafia come l’area della città oggi prossima alla basilica sia cresciuta nei secoli su se stessa, cambiando nel tempo e fino ai giorni nostri la destinazione funzionale, e in particolare costituendo un settore della vasta residenza del vescovo di Aquileia”.
Il Direttore della Fondazione ” Società per la conservazione della Basilica di Aquileia” Alberto Bergamin sottolinea che “questo premio testimonia, una volta di più l’indiscussa qualità degli interventi di riqualificazione e degli allestimenti sin qui realizzati e l’importanza di una collaborazione forte e virtuosa tra gli enti coinvolti. La Fondazione ” So.Co.B.A.” e l’Arcidiocesi di Gorizia confermano il loro impegno in questa direzione”
Domenica 5 agosto la Società per la Basilica di Aquileia e Fondazione Aquileia per festeggiare l’importante traguardo apriranno gratuitamente a tutti le porte della Domus- Palazzo episcopale e del Battistero/Aula Sud.
Fonte: Fondazione Aquileia