Da sabato 6 marzo ad Aquileia chiudono i luoghi della cultura ma i cantieri in corso proseguono senza sosta: aree archeologiche, basilica e Museo archeologico nazionale si preparano per offrire un’esperienza di visita sempre migliore.
Il sindaco di Aquileia e Presidente della Fondazione Aquileia Emanuele Zorino, conferma che «il Museo Archeologico Nazionale, tutte le aree archeologiche, la Domus di Tito Macro, la Domus e Palazzo episcopale, il complesso basilicale e l’info-point di PromoTurismoFvg dovranno rimanere chiusi per due settimane. Il dialogo con il pubblico e con le scuole continuerà attraverso i canali social di tutte le istituzioni presenti sul territorio e grazie alle visite didattiche on line. Proseguiranno inoltre senza subire alcun ritardo i molteplici cantieri in corso per la cura e valorizzazione del patrimonio culturale del sito Unesco di Aquileia già in programma».
«In attesa di poter nuovamente aprire le porte al pubblico – ha precisato il direttore della Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi – proseguono senza sosta i lavori nelle aree archeologiche per assicurare ai visitatori un’esperienza di visita sempre migliore: si sta ultimando la posa delle passerelle nell’area del fondo Cal, inizieranno a breve i lavori sull’area del decumano per la nuova recinzione e la posa di una passerella che renderà accessibile l’area a tutti i visitatori e il cantiere-pilota sul Foro romano. Prenderanno avvio nei prossimi giorni anche i lavori per la posa dei portali contapersone sul Foro, Sepolcreto e sul fondo Pasqualis realizzati nell’ambito del progetto “Verso un parco archeologico” finanziato dalla Legge 77 destinata ai siti Unesco e proseguono i lavori per la realizzazione del percorso di collegamento tra porto fluviale e Museo Paleocristiano lungo via Salvemini. Resta inoltre confermata la “Passeggiata con il Direttore” alla Domus di Tito Macro di oggi venerdì 5 marzo, mentre sono sospese le “Passeggiate” calendarizzate per i prossimi venerdì che verranno riprogrammate appena sarà possibile».
Il Direttore della Fondazione “Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia” Alberto Bergamin spiega che «la Basilica Patriarcale sarà accessibile tutti i giorni solo per la preghiera, dalle 10 alle 12, oltre che per la messa festiva della domenica e prefestiva del sabato sera. In questo ulteriore periodo di chiusura, peraltro, verranno proseguiti gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione già programmati tra i quali, è il caso di sottolinearlo, il completamento dell’indagine archeologica volta a rimettere in luce in maniera uniforme il livello teodoriano all’interno della Cripta Scavi ed il rifacimento della passerella in legno che consentirà, da aprile, la visita all’Aula Teodoriana Nord che, nel corso del 2020, era stata impedita proprio dal protrarsi delle indagini. Un altro, importante intervento riguarderà la pulizia delle muffe formatesi, a seguito delle ingenti precipitazioni piovose di qualche tempo fa, su parte degli affreschi dell’abside».
«Anche all’interno del Museo archeologico nazionale – ha aggiunto la direttrice Marta Novello -, nonostante l’andamento dell’emergenza epidemiologica ci imponga una nuova chiusura al pubblico, proseguono i lavori dell’ampio cantiere di restauro che interessa l’intero complesso museale: il restauro conservativo delle facciate, da poco completato, già permette di apprezzare la nuova veste della villa Cassis Faraone, che verrà dotata nei prossimi mesi di un nuovo padiglione di collegamento con il settore servizi realizzato nelle gallerie lapidarie. All’interno della sede museale è invece in via di completamento il riallestimento delle sale del secondo piano, dedicate al “tesoro del museo”: non appena la situazione lo permetterà, i reperti più preziosi della collezione – gemme, ambre, monete e gioielli, sottoposti a una accurata campagna di restauro – verranno presentati al pubblico con modalità del tutto nuove. I nuovi allestimenti verranno poi completati da nuovi strumenti per l’accessibilità ampliata: un’applicazione informatica dedicata alla straordinaria collezione di gemme e cammei e la videoguida in LIS dell’intero percorso espositivo permetteranno a un pubblico sempre più vasto di sperimentare modalità di visita, anche da remoto, innovative e alternative».
Fonte: Uff. Stampa Fondazione Aquileia