Dal 22 al 24 marzo 2017 torna, nella storica sede di Ferrara, RESTAURO-MUSEI – Salone dell’Economia, della Conservazione, delle Tecnologie e della Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali – che aprirà le porte al pubblico per la sua XXIV edizione. Tre giornate di esposizioni, convegni, eventi e mostre, nell’intento di promuovere il patrimonio culturale e ambientale sotto tutti gli aspetti.
Anche questa edizione conferma la veste cucita insieme al MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, partner storico della manifestazione, il quale ha individuato nel Salone la giusta cornice per rappresentare il Sistema Museale Italiano in tutta la sua interezza e complessità, e ha collaborato all’introduzione del nuovo evento dedicato alle realtà museali a partire dalla scorsa edizione. RESTAURO-MUSEI 2016 ha riscosso una serie di risultati eccezionali dai quali ripartire per il rafforzamento e l’ampliamento del Salone 2017, il quale si riconferma come la prima e più accreditata manifestazione dedicata ai beni culturali e ambientali.
Dopo il successo della scorsa edizione – 280 espositori, 130 convegni e seminari, 8 eventi e mostre, con un aumento di oltre il 20% dei visitatori (26.000 totali) – che si è svolta in tre giornate a ingresso gratuito e ha visto l’inaugurazione di “MUSEI”, la XXIV edizione del Salone 2017 si pone l’obiettivo di portare il proprio contributo nell’accelerazione dell’incontro tra domanda e offerta e di evidenziare il lavoro delle imprese che operano per la conservazione, la valorizzazione, la salvaguardia e la tutela del patrimonio culturale e ambientale. Il Salone rappresenta, infatti, un importante punto di riferimento per tutti gli addetti del settore e per gli ordini professionali, a cui si aggiunge, grazie all’introduzione del Salone Musei, un numero sempre più variegato di referenti.
Si tratta di un’occasione unica, che offre agli oltre 5000 musei italiani, la possibilità di incontrare e avviare dialoghi e collaborazioni con una vasta platea di interlocutori che, oltre ai consueti espositori, abbraccia un panorama sempre più ricco e qualitativamente elevato proveniente da svariati settori: illuminotecnica, climatologia, software e altre tecnologie, accoglienza, guardiania, ristorazione, bookshop e merchandising, allestimenti, trasporto opere d’arte, archiviazione e catalogazione.
Inerente agli attuali focus ministeriali, si segnala il convegno inaugurale promosso dal MiBACT, che si terrà mercoledì 22 marzo in occasione della prima giornata del Salone 2017 alla presenza del Ministro On. Dario Franceschini. Argomento dell’incontro sarà principalmente il programma di scambio promosso e incentivato dalla manifestazione per il monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori di restauro in corso, di quelli conclusi o in fase di completamento. Vi è, infatti, fra gli interessi del Salone 2017, quello di promuovere il tema della riqualificazione delle murature storiche (centri storici, castelli, palazzi, ville), a partire dal loro restauro strutturale, dalla salubrità e sicurezza. Si intenderà, pertanto, parlare delle tecniche utilizzate nel restauro conservativo e di consolidamento, ma soprattutto dei nuovi prodotti, dei materiali, delle attrezzature, delle tecnologie e degli strumenti per il rilevamento e la diagnostica. A tal proposito, un importante spazio sarà dedicato al tema dell’adeguamento sismico a fronte del decreto Casa Italia, il piano nazionale lanciato dal Governo per la prevenzione soprattutto degli edifici storici, al fine di sollecitare una cultura della prevenzione e la messa in sicurezza di abitazioni, edifici pubblici, infrastrutture e territorio, nonché di riscuotere consenso e risorse in grado di dare una spinta all’economia e all’edilizia.
In seconda battuta si inserisce, nell’ambito della giornata di giovedì 23 marzo, un ulteriore convegno promosso e diretto dal Ministero, che vedrà la partecipazione dei direttori dei 30 principali musei italiani, per riflettere sul significato dell’istituzione museale in relazione al rapporto fra direttori e area di operatività. Il dibattito vuole, appunto, approfondire quali siano i vantaggi di una corretta e reciproca collaborazione e valorizzazione fra museo e territorio, dunque di riflettere sulle condizioni e le necessità di quest’ultimo, al fine di favorirne lo sviluppo, la promozione secondo il ruolo del patrimonio comune e locale.
Dopo il successo raggiunto lo scorso anno dai visori in 3D, che integrano realtà virtuale e realtà aumentata lungo il pecorso di visite storiche e archeologiche, la XXIV edizione dedicherà maggiore spazio alle nuove tecnologie, per esaminare le novità e gli sviluppi per una fruizione più completa, interattiva e affascinante dei luoghi culturali. Verrà allestita per la prima volta un’area per ospitare le startup provenienti dal mondo dell’industria creativa, i cui rappresentanti avranno la possibilità di proporre nuove idee, utili alle tematiche inerenti il restauro, a partire dalla tecnologia e dalla creatività. Con la collaborazione di Palma Costi, Assessore della Regione Emilia-Romagna alle attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma, e l’Università di Ferrara nella persona di Marcello Balzani si approfondirà la questione urbanistica dal punto di vista tecnologico per lo sviluppo e per una migliore fruibilità dei territori regionali. RESTAURO-MUSEI vedrà la presenza dei trenta direttori dei principali musei italiani. Inoltre, la nuova edizione proseguirà lo stretto rapporto di collaborazione con tutti gli ordini professionali a livello nazionale.
Il Comune di Ferrara sarà come sempre parte attiva del Salone, sia con uno spazio espositivo, sia collaborando alla realizzazione di FERRARA APERTA PER RESTAURO. Inoltre, insieme al Segretariato Regionale per l’Emilia-Romagna diretto dalla Dr.ssa Magrini, presenterà il progetto per la valorizzazione delle Delizie delle Corti Estensi, inserite nei territori di Ferrara, Modena e Garfagnana. Grandi Restauri Immancabili capisaldi del Salone saranno ovviamente le sempre affascinanti testimonianze dei restauri eccellenti, sommi capolavori delle attività di conservazione nostrana, su importanti tesori del patrimonio italiano, in grado di sollecitare ogni anno non solo l’interesse degli addetti e professionisti del settore, ma anche la curiosità del grande pubblico. Non mancheranno i due colossi del mondo del restauro italiano: l’Opificio delle Pietre Dure e l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma, che da sempre contribuiscono ad accrescere l’enorme bagaglio di conoscenza ed esperienza che identifica l’Italia come uno dei Paesi di riferimento nell’ambito della conservazione dei beni culturali. Si pensi al lavoro condotto dall’Opificio di Firenze, luogo di grande fascino e ricco di materie prime provenienti dalle riserve Medicee, dove attualmente sono in cura le Porte del Battistero di Firenze ad opera di Lorenzo Ghiberti. In occasione del Salone, sarà possibile assistere al lavoro in corso sul “La Madonna dell’Impannata” di Raffaello, su “La Madonna della cesta” di Rubens, su due opere di Beato Angelico, su una tavola di Simone Martini e molto altro. Tra i protagonisti del settore emerge la prestigiosa presenza di Assorestauro – Associazione italiana per il restauro architettonico, artistico, urbano, impegnata nella promozione del know-how e dell’innovazione italiana all’estero, con la presenza in fiera delle oltre 70 aziende associate. Inoltre presenterà il programma di attività legate al restauro dei centri e delle murature storiche, con un approfondimento dedicato all’ambito del restauro sociale, reso possibile grazie al contributo del lavoro di emergenza svolto dalla Croce Rossa e dalla Protezione Civile. Continua inoltre l’importante collaborazione con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e le delegazioni straniere provenienti da tutto il mondo. Queste ultime saranno ospitate in un’area espositiva collettiva aperta a presentazioni tecniche, stand aziendali e incontri bilaterali B2B.
Come di consueto è confermata la prestigiosa e consolidata partecipazione dell’Ermitage di San Pietroburgo, che presenterà i suoi meravigliosi progetti oltre a offrire ambiti workshop. Inoltre, anche la XXIV edizione di RESTAURO-MUSEI potrà contare sulla ormai consolidata partecipazione del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, che da tempo intrattiene esperienze di collaborazione e scambio con centri universitari esteri. Grazie alla sua collaborazione, il Salone avrà l’onore di accogliere tre grandi ospiti internazionali: Georgia, Turchia e Brasile, che con la presentazione e le testimonianze dei propri progetti, contribuiranno ad ampliare l’orizzonte di conoscenze nel campo del restauro architettonico del Novecento, eseguito spesso e volentieri da esperti italiani.
Oltre a tutti gli Istituti Ministeriali e alla Regione Emilia-Romagna, affiancata dall’IBC – Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, la nuova edizione di RESTAURO-MUSEI annuncia la presenza di numerose realtà istituzionali, importanti a livello nazionale e internazionale. Rinnovando la felice collaborazione con lo SMA – Sistema Museale d’Ateneo di Bologna, iniziata lo scorso anno, nel 2017 vedremo la presenza di altri SMA territoriali, con la straordinaria partecipazione degli SMA di Oxford e di Pechino, segno evidente di una sempre più viva e partecipata collaborazione a livello internazionale. Come nella passata edizione, anche in questo Salone 2017, sarà Roberto Balzani, presidente dello SMA di Bologna, a coordinare le presenze territoriali del Sistema Museale d’Ateneo. In particolare, lo SMA di Bologna, che conta 14 straordinarie collezioni, alcune delle quali costituite nel XVI secolo, è uno dei più antichi e prestigiosi del Paese e nella scorsa edizione ha contribuito ai successi del Salone con un duplice scopo: documentare in modo efficace e attraverso uno straordinario impatto visivo, cosa è magnificamente esposto nei musei di un’antica Università e quali sono gli argomenti aperti sulla questione valorizzazione e patrimonializzazione. In secondo luogo, mettere in luce quali sono le relazioni attive fra musei e potenziali fattori di crescita, al fine di sollecitare lo sviluppo della didattica, della ricerca, della divulgazione della cultura scientifica e, dunque, di una fruizione sempre più alla portata di tutti, grazie a una museografia curata da allestimenti profondamente ripensati e rivisitati. Un discorso che risponde perfettamente ai focus di questo Salone 2017, che di rimando si riconferma come il luogo ideale per rendere tutti questi aspetti – culturali, tecnici e gestionali – un esempio e un laboratorio di rilievo assoluto. Inoltre, ritroveremo la Fondazione Ferrara Art, il MEIS – Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e il CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa.