Il Giardino della Villa medicea di Castello a luglio 2021 sarà lo straordinario palcoscenico dell’azione scenica sul tema della botanica nella Divina Commedia che concluderà il progetto di formazione “Amor sementa in voi | Dante 2021” Legato con amore in un volume ciò che per l’universo si squaderna.

L’evento si inserisce all’interno della programmazione per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri con il contributo del Comitato Nazionale per le Celebrazioni e del Comune di Firenze ed è  stato ideato e realizzato  da Culter in collaborazione con la Direzione Regionale dei Musei della Toscana e il Giardino della Villa Medicea di Castello, con il supporto di Stazione Utopia.

Il percorso di formazione è articolato in incontri individuali online dedicati a ciascun cantore insieme al maestro Franco Palmieri e alla coreografa Luisa Cortesi e laboratori calendarizzati da gennaio a luglio 2021. Alle prove  che coinvolgeranno 150 persone si affianca un ciclo di video lezioni dedicate a tematiche dantesche e alle ville e ai giardini medicei di Castello e Petraia condotte da studiosi, ricercatori, storiche dell’arte e rivolte al pubblico più esteso.
Esito del percorso sarà un’azione scenica prevista per luglio 2021 nel Giardino della Villa Medicea di Castello, prototipo del giardino all’italiana cinquecentesco, che vanta una eccezionale collezione di agrumi costituita da circa cinquecento piante di importanza storico-botanica unica al mondo discendenti dalle antiche varietà medicee. Le iscrizioni sono già aperte e si possono inoltrare compilando il seguente modulo >>

Il progetto offre un’opportunità di educazione popolare e avvicinamento culturale, rivolgendosi prevalentemente a persone a rischio di marginalità ed esclusione sociale e/o culturale e studenti, insieme a persone comuni, anziani e a chiunque desideri parteciparvi.

L’obiettivo è quello di consolidare una pratica artistica e teatrale, basata sulla costruzione di una comunità in cui le differenze si integrano e armonizzano, dando spazio alla partecipazione di chi è situazione di fragilità e ponendo l’attenzione su una tematica attuale come quella ambientale.

Il progetto si snoda volutamente tra esperienze apparentemente distanti che, utilizzando strumenti comunicativi e approcci molto differenti, mirano all’unico obiettivo di parlare al pubblico più vasto possibile, sostenendo l’immagine di una realtà ricca perché variegata, in cui ognuno può ritrovare una lingua conosciuta e contemporaneamente essere esposto a qualcosa di nuovo. Attraverso il corpo, la voce e le nuove tecnologie, riprendono vita i versi danteschi, valorizzando suoni antichi ma ancora capaci di narrazioni incredibilmente attuali, dove il mondo immaginario sembra essere il più potente mezzo per comprendere quello reale.

 

 

Fonte:  Direzione regionale musei della Toscana