Il Ministero ha reso pubblica l’apertura della selezione per l’incarico di direttore del Parco Archeologico del Colosseo.
La domanda di partecipazione, da compilare online dopo la registrazione al Portale dei Servizi del MiBACT https://www.mibact-online.beniculturali.it, è da inviarsi entro le 12 del 14 aprile prossimo e la selezione pubblica internazionale si concluderà entro il 30 giugno 2017.
Al parco archeologico interessato dalla selezione pubblica sono assegnati diversi istituti e luoghi della cultura, immobili o complessi: il Colosseo, Anfiteatro Flavio; il Foro Romano, il Palatino, la Domus Aurea, la Meta Sudans e ogni altro monumento all’interno dei confini individuati dall’accordo tra il MiBACT e Roma Capitale sottoscritto il 21 aprile 2015.
I compiti del direttore del PArco saranno molteplici. Il direttore è infatti responsabile della gestione del parco archeologico nel suo complesso, nonché dell’attuazione e dello sviluppo del suo progetto culturale e scientifico, e svolge i compiti di cui all’articolo 35, comma 4, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, e di cui al decreto ministeriale 23 gennaio 2016. In particolare, il direttore programma, indirizza, coordina e monitora tutte le attività di gestione del museo o parco archeologico, ivi inclusa l’organizzazione di mostre ed esposizioni, nonché di studio, valorizzazione, comunicazione e promozione del patrimonio museale.
Cura il progetto culturale del parco archeologico, facendone un luogo vitale, inclusivo, capace di promuovere lo sviluppo della cultura e – ferme restando le competenze del direttore del Polo museale regionale – stabilisce l’importo dei biglietti di ingresso, sentita la Direzione generale Musei e il Polo museale regionale e nel rispetto delle linee guida elaborate dal Direttore generale Musei.
Stabilisce gli orari di apertura del museo o parco archeologico in modo da assicurare la più ampia fruizione, nel rispetto delle linee guida elaborate dal Direttore generale Musei e assicura elevati standard qualitativi nella gestione e nella comunicazione, nell’innovazione didattica e tecnologica, favorendo la partecipazione attiva degli utenti e garantendo effettive esperienze di conoscenza.
Il direttore assicura la piena collaborazione con la Direzione generale Musei, il segretario regionale, il direttore del Polo museale regionale e le Soprintendenze, nonché una stretta relazione con il territorio, anche nell’ambito delle ricerche in corso e di tutte le altre iniziative, anche al fine di incrementare la collezione museale con nuove acquisizioni, di organizzare mostre temporanee e di promuovere attività di catalogazione, studio, restauro, comunicazione, valorizzazione.
Inoltre, a suo carico sono le autorizzazioni del prestito dei beni culturali delle collezioni di propria competenza per mostre od esposizioni sul territorio nazionale o all’estero, ai sensi dell’articolo 48, comma 1, del Codice, anche nel rispetto degli accordi culturali eventualmente promossi dalla Direzione generale Musei finalizzati all’organizzazione di mostre e esposizioni, sentita, per i prestiti all’estero, anche la Direzione generale Musei, nonché le attività di studio e di pubblicazione dei materiali esposti e/o conservati presso il museo o parco archeologico.
Dispone inoltre l’affidamento delle attività e dei servizi pubblici di valorizzazione del museo o parco archeologico, ai sensi dell’articolo 115 del Codice e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, coadiuva la Direzione generale Bilancio e la Direzione generale Musei nel favorire l’erogazione di elargizioni liberali da parte dei privati a sostegno della cultura, anche attraverso apposite convenzioni con gli istituti e i luoghi della cultura e gli enti locali; a tal fine, promuove progetti di sensibilizzazione e specifiche campagne di raccolta fondi, anche attraverso le modalità di finanziamento collettivo e
svolge attività di ricerca, i cui risultati rende pubblici, anche in via telematica; propone alla Direzione generale Educazione e ricerca iniziative di divulgazione, educazione, formazione e ricerca legate alle collezioni di competenza; collabora altresì alle attività formative coordinate e autorizzate dalla Direttore generale Educazione e ricerca, anche ospitando attività di tirocinio previste da dette attività e programmi formative.
Svolge le funzioni di stazione appaltante, amministra e controlla i beni in consegna ed esegue sugli stessi anche i relativi interventi conservativi; concede altresì l’uso dei beni culturali dati loro in consegna, ai sensi degli articoli 106 e 107 del Codice. Il direttore svolge altresì le funzioni previste dal decreto ministeriale 23 dicembre 2014, e successive modificazioni ed esercita le funzioni spettanti ai Soprintendenti Archeologia, belle arti e paesaggio, di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto ministeriale 23 gennaio 2016, sull’area di cui all’Accordo tra il Ministero e Roma Capitale per la valorizzazione dell’area archeologica centrale, sottoscritto in data 21 aprile 2015. Con riguardo a queste ultime, il parco archeologico dipende funzionalmente dalla Direzione Archeologia, belle arti e paesaggio.
Con riferimento alle attività svolte dal direttore del parco archeologico di cui al comma 1 si applica la disposizione di cui all’articolo 11, comma 2, lettera c), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, secondo la quale il Segretario generale in caso di inerzia, sollecita i titolari degli uffici dirigenziali generali periferici del Ministero e, in caso di perdurante inerzia e di inottemperanza alle proprie prescrizioni specifiche, si sostituisce al responsabile dell’ufficio e adotta tutti gli atti necessari.
È previsto il conferimento di un incarico a tempo determinato della durata di 4 anni e la retribuzione annua lorda prevista per l’incarico di direttore del Parco archeologico ufficio di livello dirigenziale generale è pari a euro 145.000, più eventuale retribuzione di risultato, dipendente dalla valutazione annuale del direttore e dall’ammontare del fondo disponibile, per un importo fino a un massimo di euro 35.000.
I candidati interessati sono invitati a presentare domanda di partecipazione, trasmettendo la documentazione richiesta; le candidature sono esaminate e valutate da una apposita commissione di valutazione composta da esperti nominati dal Ministro.
I candidati ritenuti più idonei, fino a un massimo di 10, sono convocati per un colloquio (presso la sede del Ministero a Roma, nel mese di giugno 2017), all’esito del colloquio e comunque entro 180 giorni dal termine per la presentazione delle domande, la commissione individua una terna di candidati da sottoporre al Ministro.
L’individuazione del candidato cui conferire l’incarico, nell’ambito della terna di cui al comma 3 del presente articolo, è operata dal Ministro, sulla base dell’analisi condotta dalla commissione e del giudizio finale da questa espresso.
La commissione è composta da 5 membri individuati tra esperti di chiara fama nel settore del patrimonio culturale. Essa è nominata dal Ministro. Nei 30 giorni dalla data del decreto ministeriale di nomina i candidati possono presentare istanze di ricusazione dei commissari, per le cause previste dal codice di procedura civile. Il giudizio relativo alle istanze di ricusazione è competenza del Direttore generale Musei.
Fonte: MiBACT