Alternanza Scuola-Lavoro sui sentieri CAI, l’esperienza che gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e i giovani della SAT sono chiamati a svolgere per conoscere il mondo del lavoro e misurarne la coerenza con il proprio percorso formativo e di esperienza, ma soprattutto conoscere e vivere da protagonisti l’ambiente montano. È quello che si sono detti il CAI Veneto, le sezioni CAI di Agordo, Belluno, Treviso e Cimolais e la SAT – Società Alpinisti Tridentini che hanno lanciato il progetto “A scuola sui sentieri”, supportato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO.
Si tratta di un progetto che nasce dall’esigenza di mettere i ragazzi direttamente alla prova, sui temi della sostenibilità ambientale e dei valori paesaggistici della montagna. Un patrimonio che va prima di tutto conosciuto tramite la formazione e quindi vissuto attraverso il ripristino e la manutenzione dei sentieri CAI. Ad essere coinvolti nel corso dell’anno e durante i mesi estivi saranno oltre 60 studenti: 35 delle classi terze del Liceo delle Scienze Applicate “M. Planck” di Lancenigo (Treviso), che saranno chiamati ad un intervento di ripristino e manutenzione di alcuni sentieri CAI nella zona di Agordo (Belluno), e 15-20 studenti del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” si occuperanno della tracciatura della prima parte del sentiero “Troi dei Cavatori”, in Val Zemola, presso il rifugio Cava Buscada e i ragazzi dell’alpinismo giovanile della SAT effettueranno un percorso formativo che culminerà in un campo di 4 giornate dedicate alla manutenzione dei sentieri.
La prima fase del progetto sarà formativa e informativa e vedrà coinvolta la Fondazione Dolomiti UNESCO, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e il CAI Veneto e la SAT con una serie di conferenze che si svolgeranno direttamente nelle scuole, e che coinvolgeranno una più ampia assemblea di studenti. Il primo incontro formativo si terrà il 13 febbraio presso il Liceo Da Vinci di Treviso.
Nella seconda fase i ragazzi vivranno l’emozione di dormire in un rifugio, opereranno sui sentieri, insieme agli esperti in manutenzione, per sistemare il piano di calpestio, creare cunette o deviatori tagliacqua, apporre simboli a vernice su pietre e piante, sistemare la segnaletica verticale . Non mancheranno anche in questa fase attività legate ai molti contesti naturali, ambientali, storici e culturali della montagna in collaborazione con il Comitato scientifico Veneto Friulano Giuliano e la TAM Satina, il personale dei parchi.
Essendo esperienze disgiunte alla fine tutti i ragazzi gli accompagnatori si troveranno al rifugio Galassi per una due giorni di chiusura di questa importante esperienza.
Il coinvolgimento dei giovani nella manutenzione dei sentieri è uno dei fiori all’occhiello della recente attività delle associazioni alpinistiche delle Dolomiti: nel giugno scorso la collaborazione tra Fondazione Dolomiti UNESCO, SAT e Club Alpini di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Alto Adige, ha portato decine di giovani sui sentieri intorno al Pelmo, per imparare a gestirli (nella speranza di un loro futuro impegno come volontari) ma anche per sentire più profondamente l’appartenenza al proprio territorio. Durante la scorsa estate 600 Scout Agesci hanno dato un contributo importante al ripristino dei sentieri danneggiati dalla tempesta Vaia, grazie al progetto realizzato in collaborazione con il CAI Veneto “Sentieri per domani”. Ora l’esperienza maturata ha condotto a intrecciare una collaborazione stretta anche con il mondo della scuola.
Fonte: Dolomiti UNESCO