La gestione futura delle Colline Unesco, a cominciare dal piano turistico e da quello urbanistico, sono i primi adempimenti ai quali sarà chiamata l’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, il nuovo ente di gestione che nascerà ufficialmente mercoledì 22, nell’istituto Cerletti di Conegliano.
Ad annunciare natura, obiettivi e operatività dell’Associazione, che guiderà la gestione nonché la valorizzazione dell’ottavo sito Unesco del Veneto, è il presidente della Regione Luca Zaia, primo sottoscrittore dello Statuto del nuovo ente. “L’associazione per il patrimonio delle Colline – dichiara Zaia – sarà il volano e al tempo stesso il guardiano al quale affidiamo lo sviluppo di questo territorio, il rispetto dei valori Unesco, il coinvolgimento delle comunità locali nella progettazione di una immagina coordinata e nella realizzazione di un sistema turistico sostenibile. L’associazione sarà il ‘braccio’ di un’idea di ‘paesaggio culturale’ che ci è stata consegnata dai nostri avi e che ha trovato pieno riconoscimento nel marchio Unesco”.
I soci fondatori del nuovo ente sono Regione Veneto, Provincia di Treviso, Camera di Commercio di Treviso, il Consorzio di tutela del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e l’Intesa programmatica d’area ‘Terre Alte’. Mercoledì a firmare lo Statuto dell’associazione per il patrimonio delle Colline saranno, oltre al presidente Zaia, Mario Pozza numero uno della Camera di Commercio Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Valdobbiadene e Conegliano, Stefano Marcon e Stefano Soldan, i due sindaci di Castelfranco e di Pieve di Soligo, che rappresentano rispettivamente la Provincia e l’Ipa della Marca.
La lettura e la firma dello Statuto avverrà alla presenza degli esperti del Comitato scientifico che ha tenuto a battesimo la candidatura Unesco (Mauro Agnoletti, coordinatore del team, l’ex rettore Amerigo Restucci, i professori Raffaele Milani e Luigi Zangheri) del coordinatore in loco del dossier di candidatura Leopoldo Saccon, dei rappresentanti della Soprintendenza per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso, dell’Ufficio Unesco per l’Italia, del segretario della sede Unesco di Parigi e dei rappresentanti permanenti dell’Italia presso l’Onu e all’Unesco, nonché dei rappresentanti dei ministeri delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali. Sarà presente anche il presidente delle Pro Loco del Veneto, Giovanni Follador.
“Con la costituzione dell’ente di gestione si passa alla fase operativa – sottolinea Zaia – ora che abbiamo acquisito la consapevolezza e il riconoscimento dell’unicità delle nostre Colline, guardiamo al futuro. Dobbiamo progettare insieme il piano turistico, definire nei dettagli gli itinerari del paesaggio che valorizzeranno la cultura, l’arte, le tracce della Grande Guerra, i luoghi letterari e i luoghi religiosi di cui è ricco questo territorio. Dovremo definirne i punti di informazione e accoglienza, preparare guide qualificate, qualificare il sistema ricettivo. Dovremo promuovere e inventare nuove forme di turismo sostenibile, dal cicloturismo al turismo esperienziale. Dovremo far vivere queste terre 365 giorni l’anno, perché possano essere apprezzate e godute dai visitatori di tutto il mondo. Obiettivi ambiziosi ma realistici, che necessitano di un grande piano comunicativo, per far entrare a pieno titolo le Colline del Prosecco nell’immaginario collettivo delle bellezze mondiali, e di una pianificazione urbanistica rigorosa, che adegui gli strumenti di pianificazione attuali ai valori Unesco e proceda a catalogare tutte le emergenze architettoniche, sia agricole che religiose, e a recuperare le strutture esistenti che hanno un intrinseco valore o funzione”.
“Il ruolo della Regione – conclude Zaia – sarà quello di coordinamento e di regìa, ma la parola deve parare ora ai diretti protagonisti del territorio, primi attori del rilancio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene sotto l’egida Unesco”.
Il mandato della nuova associazione sarà esplicitato, in forma simbolica, anche dalla consegna del distintivo di ‘guardiani del sito Unesco’ a nove studenti dell’Isis Cerletti che si sono guadagnati una borsa di studio per aver condotto ricerche e sperimentazioni nell’ambito della sostenibilità ambientale della viticoltura.
Fonte: Regione Veneto