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L’UNESCO, insieme a un gruppo di partner internazionali, ha sottoscritto un nuovo piano d’azione per determinare gli interventi d’urgenza a breve termine per la salvaguardia del patrimonio culturale della Libia. Lo ha annunciato una nota dell’agenzia delle Nazioni Unite.

“La cultura è un potere soft, dev’essere messa in cima all’ordine del giorno del processo di riconciliazione in corso”, ha commentato il rappresentante speciale Onu in Libia, Martin Kobler, rimarcando il ruolo centrale del patrimonio artistico e culturale e l’importanza di proteggerlo da traffici illeciti e distruzioni intenzionali. Il piano d’azione è stato elaborato in un summit di tre giorni a Tunisi, organizzato in collaborazione con il Dipartimento delle antichità libico e l’ambasciata Usa in Libia, a cui hanno preso parte rappresentanti del governo libico e delle istituzioni nazionali e internazionali. Tra queste, l’Interpol, la Banca Mondiale, l’Organizzazione mondiale delle dogane, l’Istituto Onu per la formazione e la ricerca (Unitar), la Smithsonian institution e la Fondazione principe Claus per la cultura e lo sviluppo.

La riunione, spiega ancora l’UNESCO, ha permesso di esaminare il ruolo che la cultura può giocare in risposta alla crisi umanitaria, come fattore di coesione, riconciliazione e dialogo, con un particolare accento sulla società civile.

Ma anche di concordare una posizione comune su metodi, tempi e bisogni della preservazione del patrimonio libico, siti archeologici, musei e patrimonio urbanistico.

Fonte: ANSAmed.it