Si è aperto per la città di Cerveteri un anno impegnativo: sarà infatti a “Città della Cultura della Regione Lazio 2020” grazie al conferimento del titolo con Decreto del presidente della Regione Lazio che ha investito la città in qualità di capofila per l’Etruria Meridionale per il progetto CivitArt con i comuni di Santa Marinella, Tolfa e Allumiere.
“Dopo un anno pieno di soddisfazioni e di successi, non potevamo ricevere regalo più grande.- ha commentato Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri e presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale – Un riconoscimento che premia lo la tenacia e lo straordinario lavoro che abbiamo svolto in questi anni. Siamo pronti a vivere il 2020 da protagonisti.”
Insieme a Santa Marinella, Tolfa e Allumiere, Cerveteri, che quest’anno ha compiuto 15 anni dall’entrata nella lista Patrimonio Mondiale UNESCO, ha fatto dell’Etruria Meridionale un vero e proprio marchio: i tanti eventi estivi, che hanno visto diversi artisti di alto calibro esibirsi sui palchi del territorio, sono diventati un’occasione anche per la valorizzazione delle aree di rilevanza artistica e archeologica. Con il progetto CivitArt l’intento è quello di allargare e qualificare il pubblico della cultura sperimentando nuovi modelli di ascolto, condivisione e produzione, abbracciando l’idea di un “abitante culturale” che partecipi attivamente ai processi di co-creazione e co-generazione del territorio. La cultura deve tornare a far parte della vita di tutti i giorni come pratica messa in relazione con gli altri: un esercizio di “accensione civica”, un nuovo modo di apprendere e di sentirsi cittadini affinché siano protagonisti di uno sviluppo economico locale coerente, sostenibile, responsabile e che risponda ai bisogni della collettività.
Il conferimento del titolo di “Citta della Cultura della Regione Lazio” è una iniziativa giunta alla terza edizione che si colloca in linea con quelle a livello europeo e nazionale di selezione annuale di una Capitale della Cultura. Si tratta di un’azione che, con lo stanziamento di un contributo regionale di 100mila euro, mira a stimolare la crescita economica e la coesione sociale delle comunità attraverso lo sviluppo culturale e la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.
“Per il bando 2020, le domande pervenute sono state sono 23, con 92 soggetti coinvolti tra comuni, comunità montane e altre formazioni. – ha raccontato la Regione, che si è impegnata dunque- a sostenere l’espansione dell’imprenditoria nel settore culturale e creativo, migliorare l’offerta culturale, incrementare i servizi rivolti ai turisti, favorire processi di rigenerazione e riqualificazione urbana e dei territori e promuovere una cultura della progettazione integrata e della pianificazione strategica.”
Insieme al progetto vincitore, un plauso è andato agli altri due progetti entrati nella terna che potranno proseguire le loro attività utilizzando le altre opportunità offerte dai bandi regionali: Castelli Romani: Le radici di un orizzonte molteplice, presentato dal Consorzio SBCR (Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani) di cui fanno parte Albano, Castel Gandolfo, Ciampino, Colonna, Comunità Montana Monti Prenestini, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Porzio Catone, Montecompatri, Nemi, Parco dei Castelli Romani, Rocca di Papa, Rocca Priora e Velletri (tutti in provincia di Roma), e Sabina Gens presentato da Unione dei Comuni della Bassa Sabina di cui fanno parte Cantalupo in Sabina, Forano, Montopoli di Sabina, Poggio Mirteto, Salisano, Stimigliano, Tarano e Torri in Sabina (tutti in provincia di Rieti).