In che modo la crisi climatica influisce sulla gestione dei rifugi? Come cambieranno il ruolo del rifugio e quello del gestore, nei prossimi 20 anni? Qual è il limite delle nostre strutture? Sono solo alcune delle domande che trenta gestori dei rifugi che ricadono all’interno dell’area “cuore” delle Dolomiti Patrimonio Mondiale, si sono posti durante il settimo incontro annuale promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Dopo Predazzo, Bressanone, Val di Zoldo, Primiero San Martino di Castrozza, San Vigilio di Marebbe e con una parentesi online a causa del Covid, virtualmente ospitata a Cimolais dal Rifugio Pordenone, la settima edizione si è svolta a Pieve di Cadore, nella sala della Magnifica Comunità di Cadore, il 16 e il 17 novembre.
Fonte: Fondazione Dolomiti UNESCO