L’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO e Fondaco Italia lavoreranno assieme in attività di sviluppo e coinvolgimento di aziende allo scopo di realizzare interventi di restauro.
Nasce infatti – in nome di un accordo di partnership – una collaborazione importante, che vede un soggetto come l’Associazione, rappresentante il coordinamento in Italia degli enti gestori dei Beni del Patrimonio Mondiale UNESCO, affiancarsi ad un’impresa privata come Fondaco Italia, società di comunicazione con sede a Venezia che dal 2004 sviluppa progetti di valorizzazione di beni culturali con il contributo di imprese private.
Un’iniziativa che prende il via in un momento storico caratterizzato dall’esiguità delle disponibilità finanziarie pubbliche, non più sufficienti per garantire una manutenzione ordinaria e straordinaria nei riguardi del patrimonio storico-artistico. Non una sostituzione della Pubblica Amministrazione bensì un braccio operativo che si affianca per contribuire a convogliare nuove risorse.
Una partnership che si prefigge, tra gli altri obiettivi, di dare vita ad un modello operativo che individui, attraverso lo strumento della sponsorizzazione tecnica, un iter burocratico trasparente e dinamico anche in virtù di una proposta da proporre al legislatore.
L’accordo prevede inoltre di collaborare per attività di sviluppo e coinvolgimento di aziende con lo scopo di realizzare interventi di restauro nelle aree di competenza dell’Associazione e di ampliare il Premio Imprenditori Illuminati, per creare nuove condizioni ed opportunità di comunicazione e visibilità sul tema della valorizzazione dei beni culturali attraverso l’investimento di risorse private.
Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO e Fondaco Italia si propongono infine di contribuire per elaborare nuove proposte normative ed operative per il potenziamento delle leggi in materia di sponsorizzazioni e/o di Art Bonus da sottoporre al MiBACT.
“Siamo senza dubbio contenti di poter collaborare con Fondaco Italia nella realizzazione del suo progetto, perché il ruolo dell’Associazione stessa è essere facilitatrice di contatti e stimolo per la risoluzione dei problemi delle amministrazioni pubbliche, che ogni giorno hanno il compito di gestire al meglio i beni del Patrimonio Mondiale che competono loro. – ha dichiarato Giacomo Bassi, presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO e sindaco di San Gimignano – La partnership che andiamo a sviluppare ha la potenzialità di creare davvero un ponte fra pubblico e privato in maniera innovativa e organica, come richiede la contingenza politico-economica e come indicato dalla Convenzione del Patrimonio Mondiale del 1972. Siamo anche oltremodo onorati che Fondaco Italia abbia visto in noi il partner ideale per ripensare assieme alla sponsorizzazione tecnica come strumento orientato ad una maggior operatività, perché esso possa diventare un iter burocratico trasparente, dinamico e innovativo, tale da poter essere proposto al legislatore.”
A fare eco a Bassi, Enrico Bressan Presidente di Fondaco Italia. “Siamo molto contenti per l’avvio di questa prestigiosa partnership – ha detto – perché è l’esempio di un virtuoso rapporto Pubblico/Privato che ha l’esplicito obiettivo di stimolare e convogliare l’attenzione dell’impresa verso i beni culturali che secondo la nostra esperienza, oggi più che mai rappresentano una grande opportunità per comunicare creando un forte legame tra territorio, storia, arte e l’impresa che è sempre alla ricerca di nuovi contenuti. La lettura del passato per questo rappresenta un motivo in più per attingere idee e creare valore. Brand identity, brand reputation e corporate social responsability sono i tre ambiti nei quali il valore storico-artistico può dare un forte contributo rafforzando la percezione e l’immagine dell’azienda. Con l’Associazione dei Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO lavoreremo a stretto contatto anche per dare un supporto tecnico alle pubbliche amministrazioni che ne fanno parte, grazie al contributo del comitato tecnico scientifico della stessa Associazione coordinato da Carlo Francini, e per proporre al legislatore uno strumento operativo più interessante, semplice e proficuo per ampliare il più possibile il rapporto pubblico-privato portando il nostro Paese ad essere per le aziende ancora più accogliente ed all’avanguardia a livello internazionale. Nel concreto a metà aprile la presentazione di un progetto di una serie di restauri frutto anche della collaborazione tra l’Associazione e Fondaco Italia”.